AN.GI.
Cronaca

Coltellate e bottigliate per uno sguardo di troppo in piazza Gae Aulenti: due arrestati

Presi dai carabinieri un diciassettenne e un diciottenne: hanno ferito un coetaneo che ha subìto “l’indebolimento permanente del tatto”

Carabinieri in piazza Gae Aulenti (Archivio)

Milano – Indagine chiusa in meno di due settimane. I carabinieri hanno individuato e bloccato due ragazzi, un diciassettenne e un diciottenne, accusati della "brutale aggressione" del 27 maggio scorso: bottigliate, coltellate, calci e pugni nei confronti di un coetaneo egiziano nel corso di una "violenta rissa" a due passi da piazza Gae Aulenti. Il tutto ripreso dai passanti in video diventati virali sui social.

Minacce a chi riprendeva

"I due aggressori, dopo il pestaggio, hanno rivolto anche minacce alle persone presenti sul luogo dell’aggressione", ha sottolineato il gip Roberto Crepaldi nell’ordinanza con cui ha disposto il carcere per il maggiorenne di origine ivoriana A.C., con l’accusa di lesioni gravissime; i militari della Compagnia Duomo e del Nucleo investigativo di via Moscova gliel’hanno notificata al Beccaria, dov’era già recluso per l’aggravamento di una precedente misura di affidamento in prova ai servizi sociali.

Il diciassettenne varesino, a sua volta già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali e sottoposto alla messa alla prova, è stato accompagnato in una comunità. Entrambi, secondo le indagini, hanno partecipato al blitz: "L’inclinazione alla violenza è plasticamente descritta dalla futilità del motivo, ossia un mero sguardo di troppo, come ha spiegato la stessa vittima, dall’uso delle armi e dalla brutalità dell’aggressione", scrive il giudice.

Uno sguardo e poi le botte

La scintilla: durante un evento musicale, avrebbe incrociato un gruppo composto da tre persone e scambiato "lo sguardo con uno di questi", che – dice – "dopo avermi guardato negli occhi mi diceva ‘C... guardi‘ e lui avrebbe risposto "a tono".

Una ragazza testimone ha descritto così la scena: "Nelle scalinate di piazza Gae Aulenti mentre ero con le mie amiche, arrivavano due ragazzi che violentemente scagliavano a terra la vittima (...) i quali successivamente colpivano la stessa vittima con una bottiglia alla testa per poi ferirla al torace con un coltello". Negli atti si legge che il maggiorenne avrebbe pure afferrato "un monopattino elettrico" e lo avrebbe scagliato "con forza a terra per poi dirigersi velocemente verso la vittima, distesa a terra, sanguinante e inerme, mentre il secondo ragazzo aveva ancora il coltello in mano". La vittima ha subìto "l’indebolimento permanente del tatto”. Contestata l’aggravante dei futili motivi.