Rifiuti, a fuoco un altro deposito. A Cologno bruciano carta, legno e plastica

Crolla il tetto in amianto

Incendio in cartiera a Cologno Monzese (Spf)

Incendio in cartiera a Cologno Monzese (Spf)

Cologno Monzese (Milano), 12 marzo 2018 - Bruciano ancora i depositi di rifiuti in Lombardia. Ieri mattina alle 7 è toccato a un centro di stoccaggio di carta, la Alfa Maceri di via Liguria, a Cologno Monzese, periferia Nord di Milano. Nel capannone non c’era nessuno. Ad andare in fumo sono state diverse tonnellate di carta, ma anche legno e plastica, materiali riciclabili movimentati nel magazzino. Nonostante la pioggia, i vigili del fuoco hanno impiegato oltre 20 mezzi e 10 ore per spegnere l’incendio e neutralizzare la colonna di fumo nero e denso. Ignote per ora le cause del rogo: sulla vicenda indagano i carabinieri di Sesto, che non escludono alcuna pista.  Sul posto sono intervenute anche le autorità sanitarie: la copertura in amianto del capannone, circa mille metri quadrati in mezzo alle case, è infatti crollata e si è diffuso un allarme ambientale. Stando però ai rilievi di Arpa Lombardia e del Nucleo speciale dei vigili del fuoco, le lastre di eternit non hanno subìto combustione e nell’aria non sarebbero state sprigionate sostanze tossiche. Resta il problema dell’eccessiva vicinanza alle abitazioni. La Alfa Maceri si trova a ridosso di una palazzina, che è stata interessata dalle fiamme e dal fumo ed è stata sgomberata in via precauzionale. In totale sono state evacuate 16 persone.  Tra i depositi, ditte di stoccaggio e discariche, si tratta del quindicesimo rogo di rifiuti in Lombardia in pochi mesi. Una carrellata che ha indotto Legambiente e WWF a parlare di «strana serie» e di «triangolo della diossina». A luglio c’era stato il maxi incendio in via Senigallia a Milano, in zona Bruzzano. Le fiamme avevano colpito l’azienda Eco.Nova srl, attiva nel riciclaggio e nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. A settembre c’era stato il rogo alla Eredi Bertè di Mortara, in provincia di Pavia: anche in questo caso, la ditta si occupa di rifiuti speciali. A ottobre a Cinisello Balsamo i vigili del fuoco erano stati impegnati a domare le fiamme scoppiate all’interno di un deposito di rifiuti industriali, occupato per lo smaltimento di materassi in lattice e legnami: la proprietà del sito cinisellese è la stessa di quello di Bruzzano. A novembre a Pavia si registrava prima un’esplosione alla Sal.po di Gombolò e poco dopo andava a fuoco il termovalorizzatore di Parona. L’inizio del 2018 ha visto un’impennata di altri episodi. Se ne contano almeno quattro (cinque con quello di ieri). A gennaio è toccato a un deposito nei pressi di Corteolona, a Pavia, e a Besana Brianza, dove le fiamme sono divampate all’interno del capannone della Sinergi, una cooperativa di stoccaggio dei rifiuti. Poi a febbraio in un centro dell’Amsa di Milano, in via Zama, e in una ditta di rifiuti ferrosi a Pioltello.  

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