
I volontari della protezione civile consegnano la spesa alle famiglie in difficoltà
Cinisello Balsamo (Milano – 2 gennaio 2021 – È nata 12 anni fa con l'obiettivo di aiutare la città di Cinisello Balsamo nelle emergenze quotidiane, ma nel 2020 è stata una delle protagoniste della vita di Cinisello Balsamo. L'anno del Covid è della grande crisi economica che ne sta seguendo, ha fatto emergere in modo forte il ruolo del corpo di protezione civile di Cinisello Balsamo. Spinti dalla forza travolgente di un'emergenza che nessuno di loro avrebbe mai imaginato di dover affrontare, i volontari sono stati tra gli “angeli” che hanno offerto supporto e aiuto concreto alle tante persone in difficoltà.
A raccontarlo è Vincenzo Acquachiara, tra i fondatori e oggi presidente dell'associazione di volontariato che da ben 12 anni contribuisce a vegliare sulla città. “Dal marzo scorso ci siamo trovati proiettati in una dimensione di emergenza completamente nuova che di fatto non è mai cessata – spiega Acquachiara – Abbiamo toccato con mano gli effetti di una crisi planetaria che sta creando gravi difficoltà anche sul nostro territorio”.
Molti ricorderanno i volontari con le giacche blu e gialle che consegnavano la spesa e i medicinali alle persone obbligate a rimanere in casa. Altri hanno conosciuto i volontari che hanno consegnato loro i pacchi di cibo e generi di prima necessità creati dal volontariato cinisellese per le famiglie rimaste senza reddito. Per l'intero anno questi volontari hanno accompagnato in ogni momento l'amministrazione comunale anche nei giorni più drammatici dell'emergenza. “Anche per noi sono stati giorni difficili – continua Acquachiara – Un'emergenza che non conoscevamo e che abbiamo dovuto imparare ad affrontare nella quotidianità. Rimarranno per sempre nella mia mente le immagini di un bimbo cinisellese che mi chiedeva del cibo perché da settimane mangiava solo riso. Non dimenticherò mai nemmeno le voci affaticate di quelle quattro persone che non trovando altri aiuti hanno chiamato noi per chiedere di essere ricoverati in ospedale”. Il gruppo era nato con l'obiettivo di offrire assistenza al territorio soprattuto in campo idrogeologico, ma negli anni ha esteso le sue specializzazioni divenendo un punto di riferimento in tutte le piccole emergenze locali.
I volontari intervengono quasi quotidianamente per la messa in sicurezza di alberi e piante, oppure per il supporto in caso di guasti o incendi che impongono lo sgombero di persone dalle abitazioni. Ogni sera una squadra di volontari è operativa per rispondere alle richieste e programmare interventi. “Il 2020 ci ha imposto di fare un grande balzo in avanti - spiega il presidente – Abbiamo lavorato fianco a fianco con l'amministrazione comunale per fornire supporto durante il periodo del lockdown e anche oltre. I nostri volontari sono cresciuti sia in numero che in specializzazione. Abbiamo contribuito a realizzare e a distribuire migliaia di pacchi alle famiglie più in difficoltà. Abbiamo offerto una mano alle famiglie degli ammalati e abbiamo cercato di essere di supporto in ogni modo alle istituzioni locali”.
Dalle grandi crisi nascono anche grandi opportunità e la protezione civile ha saputo coglierle. “L'emergenza ha portato molti nuovi volontari – racconta -. Ora siamo in più di 50. Gli ultimi entrati sono due pensionati e un gruppo di giovani che hanno deciso di donare parte del loro tempo libero alla città”. Inoltre è stata da poco siglata una convenzione con il Comune, fortemente voluta dal sindaco Giacomo Ghilardi, che fornisce al gruppo un finanziamento di 34mila euro per l'acquisto di nuovi mezzi e attrezzature, ma soprattutto consente ai volontari di adoperare i mezzi di proprietà comunale. “Un primo assaggio di queste novità lo abbiamo avuto durante l'ultima nevicata, quando i volontari hanno potuto usare i mezzi comunali per dare supporto nella pulizia di strade e marciapiedi – conferma l'assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello -. L'obiettivo è quello di avere un coordinamento sempre maggiore con la protezione civile”. La sfida per il 2021 rimane è l'apertura di una nuova sede che vada a sostituire l'attuale di via Giolitti, ma per realizzarla serve un ingente finanziamento.