NICOLA PALMA
Cronaca

Centro di permanenza di via Corelli: chi si occuperà della struttura e a quali cifre

A dicembre l’indagine di Procura e Finanza evidenziò le condizioni inumane in cui erano costretti a vivere i migranti: da qui il commissariamento, il bando e la nuova gestione

CATTURA

Polizia al centro di via Corelli

Milano, 27 agosto 2024 – Sta prendendo definitivamente forma il futuro prossimo del Centro di permanenza dei rimpatri, commissariato dal Tribunale a valle del blitz della Procura che ha scosso dalle fondamenta la struttura di via Corelli ed estromesso dalla gestione i titolari della società Martinina srl.

Le cifre

La prefettura ha aggiudicato il bando per la gestione del Cpr alla cooperativa padovana Ekene, che ha battuto la concorrenza dell’unica competitor, Sanitalia Service di Torino. Stando al documento che riassume i dettagli dell’esito di gara, pubblicato sui siti web di Palazzo Diotti e Anac, la coop che ha vinto la corsa a due ha presentato un’offerta complessiva da 3,085 milioni di euro per due anni, a fronte di una base d’asta fissata a quota 7,7 milioni (comprensiva dei 3,105 milioni per i primi 24 mesi, di altri 3,105 milioni per “l’opzione di modifica del contratto” e di 1,5 milioni da mettere eventualmente in campo in caso di proroga di ulteriori dodici mesi).

Le verifiche

Stando a quanto risulta al Giorno, i controlli sulla coop sono stati eseguiti preventivamente, e non in un secondo momento come accaduto nelle procedure precedenti; ora non resta che completare l’iter sulla garanzia e stipulare il contratto.

Poi sarà Ekene – che ha gestito in passato (non senza polemiche né inchieste poi finite con assoluzioni e prescrizioni) e continua a gestire centri d’accoglienza e Cpr (a Gradisca d’Isonzo e Macomer) – a prendere il posto dell’amministratore giudiziario Giovanni Falconieri, scelto dal gip Livio Cristofano per governare provvisoriamente il centro dopo l’indagine della Procura che ha fatto emergere a fine 2023 la presunta malagestione di via Corelli.

Le inchieste

A giugno, i pm Giovanna Cavalleri e Paolo Storari hanno chiesto il rinvio a giudizio di Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso, amministratori di fatto e di diritto della Martinina srl, accusati di frode in pubbliche forniture e turbativa d’asta. Proprio per elevare gli standard, la Prefettura ha cambiato le regole d’ingaggio in una struttura dalla capienza notevolmente ridotta rispetto alla riapertura del 2020: 48 i posti disponibili nei soli due settori agibili, in attesa dei lavori di ristrutturazione affidati al Genio dell’Aeronautica militare.

Costi e servizi

L’altro tema forte è legato ai costi, con un differenziale evidente con le gare precedenti. Se infatti nel 2022 il prezzo a base di gara per il servizio di gestione era pari a 45,45 euro al giorno per migrante, nel 2024 la cifra è salita a 82,84 euro, quasi il doppio; per quanto riguarda la fornitura del kit, si è passati da 150 a 173 euro. Al netto dei numeri di riferimento stabiliti dal Viminale, più alti per le strutture fino a 50 posti, l’innalzamento dell’asticella economica è legato alla necessità di garantire un servizio migliore.

Del resto, l’ispezione della Finanza datata primo dicembre e i report del Naga hanno fatto emergere le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui erano costretti a vivere gli ospiti del Cpr, nonché l’inadeguatezza della ristorazione e il mancato rispetto degli accordi su assistenza sanitaria e legale e mediazione linguistica.

Il bando ha bloccato il costo della manodopera (67,55 euro pro capite al giorno), “non soggetto al ribasso”. “Si apre un capitolo, per via Corelli, che ha tutte le premesse per presentarsi come tra i più oscuri della sua storia già piena di sangue e sofferenze e pesantissime responsabilità ai più vari livelli, a cominciare dai più alti”, la reazione degli attivisti di Rete No Cpr.