Caso camici per Covid, Dama provò a rivendere i camici a una clinica

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Dopo la mancata consegna a Regione Lombardia, sono stati offerti alla casa di cura “Le Terrazze” di Cunardo (Varese) 25mila camici prodotti da Dama Spa. L’azienda tessile gestita da Andrea Dini, cognato di Attilio Fontana e di cui la moglie del governatore è socia al 10%, si è ricovertita con la pandemia alla produzione di materiale sanitario. La Regione - senza comunicazione alcuna sul conflitto di interessi - il 16 aprile aveva ordinato 75mila camici per gli ospedali. Commessa senza bando di gara, ma con affidamento diretto. Quando il 20 maggio Report ha raccontato la vicenda la Dama, secondo i pm, ha deciso di donare 50mila camici ad Aria, centrale acquisti della Regione, e tentare di vendere il resto. Il prezzo - 9 euro l’uno - per la clinica nel Varesotto era troppo alto, e l’affare è andato in fumo. Gli inquirenti ancora non sanno se e a chi quella partita sia stata venduta. Intanto i pm hanno messo a verbale le dichiarazioni di dipendenti dell’ufficio legale ad alcunu consiglieri di amministrazione di Aria. Il dg dimissionario Filippo Bongiovanni, indagato con Dini, e potrebbe essere interrogato dai pm entro la settimana. I pm stanno anche facendo verifiche sul ruolo giocato da Fontana.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro