Riqualificazione case popolari sfitte, lo stato di avanzamento lavori si consulta online

Sul sito del Comune di Milano è attivo il "Conta Case" per monitorare l'avanzamento del piano di riqualificazione

Davide Corritore

Davide Corritore

Milano, 12 aprile 2018 - È online sul sito del Comune di Milano il "Conta Case", il contatore digitale che permetterà ai cittadini di monitorare l'avanzamento del piano di riqualificazione degli alloggi popolari sfitti di proprietà dell'amministrazione.

Secondo il piano periferie lanciato dal Comune, sono tremila gli alloggi di edilizia popolare sfitti che dovranno essere riconsegnati alla città entro la fine del mandato. "Grazie a questo strumento i milanesi avranno la possibilità di conoscere e verificare l'avanzamento dei lavori finalizzati alla riassegnazione, nei prossimi tre anni, di 3.000 alloggi vuoti - ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala sulla sua pagina Facebook -. Il nostro impegno verso le periferie continua ogni giorno e va a intervenire su aree vitali della nostra città. Con il Conta Case vogliamo dare visibilità a un percorso concreto che ci aiuterà a garantire un alloggio a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, per fare di Milano una città inclusiva e attenta ai più deboli".

Lo strumento è diviso in tre sezioni: una dedicata alla mappa delle case recuperate divisa per Municipi, una fotografica per illustrare il prima e dopo di un appartamento (questa apparirà una volta che saranno segnalati i primi alloggi ristrutturati). Infine la prima parte, visibile in pagina, contiene il vero e proprio counter del piano di recupero sfitti, strutturato come un conto alla rovescia. Tremila appartamenti da riqualificare a partire da questo momento in tre anni, entro aprile 2021, i numeri verranno aggiornati con cadenza trimestrale dai tecnici del Comune. "Per MM - ha aggiunto Davide Corritore, presidente della società che gestisce le case popolari del Comune - è motivo di orgoglio rendere visibile e misurabile il proprio sforzo quotidiano al servizio di Milano, a maggior ragione quando la missione è dare casa in tempi certi a migliaia di cittadini che ne hanno bisogno".

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