MONICA AUTUNNO
Cronaca

Cascina Triulza è salva Il sogno: diventi un museo

Sopralluogo nella casera che fu a fine ’800 la prima fabbrica di Egidio Galbani

di Monica Autunno

Un “restauro salvataggio” che volge al termine, ora il percorso per la rinascita, e un sogno: realizzare nella vecchia casera un museo della Galbani. Porte aperte al cantiere per la messa in sicurezza e il restauro di Cascina Triulza. Qui, alla fine dell’800 e sino al 1911, Egidio Galbani attivò la prima produzione su scala industriale di formaggi a pasta molle. "Tutto iniziò esattamente qui: è giusto ne resti memoria". Il restauro avviato nel 2019, dopo un lunghissimo iter e grazie a un finanziamento di oltre 3 milioni di euro da Tangenziale Est Esterna, è quasi finito. In visita l’altra mattina il sindaco Antonio Fusé e l’assessore alle Opere pubbliche Franco Guzzetti, funzionari tecnici comunali ma anche una delegazione di Lactalis, detentore del marchio Galbani: quello del museo, nella casera a fianco della ‘casa del fittavolo’, è un sogno da condividere. “Padrone di casa” in quest’anno di lavori senza sosta l’architetto Christian Campanella dello studio Campanella Tessoni, docente al Politecnico e luminare del restauro. "Abbiamo vinto la sfida – dice –. Cascine di questo tipo, nelle condizioni ‘al limite’ in cui noi l’abbiamo presa in mano, vengono di solito demolite e ricostruite. Siamo riusciti a salvare tutto".

La ghiacciaia e la casa del fittavolo, la torre cinquecentesca e le cisterne. La casera, ancora con i muri ‘mangiati’ dagli acidi delle lavorazioni casearie: "Si è voluto mantenerli, sono i segni del passato". "Un’operazione del genere riesce solo con una squadra. Vorrei ringraziare Franco Guzzetti, il nostro deus ex machina. E l’impresa, all’altezza della situazione". E il direttore della comunicazione di Lactalis in Italia Vittorio Fiore aggiunge: "Lactalis collabora da tempo con il Comune di Melzo, per valorizzare e custodire nella biblioteca comunale l’archivio storico Galbani. Purtroppo la pandemia ha rallentato alcune iniziative, contiamo di farle decollare quanto prima. Oggi abbiamo visitato Cascina Triulza, che rappresenta molto per la storia di Galbani: una primissima visita. Il Comune ci ha manifestato il suo interesse a considerarlo anche come spazio espositivo o museale che mantenga viva la memoria della presenza di Galbani in quel luogo. Per ora è prematura qualsiasi ipotesi ‘concreta’; ma è un’idea rispetto alla quale, sicuramente, saremo disposti a confrontarci".

Sulla destinazione del resto del complesso vi sono già idee: artigianato e sociale, laboratori, ristorazione. Un gestore che piloti l’operazione per i prossimi anni sarà selezionato con una manifestazione di interesse "cui – precisa l’amministrazione – stiamo lavorando in questi giorni. Una cosa è già da ora sicura: sarà un complesso multifunzione ‘aperto’ alla cittadinanza".