
Una parte del “tesoro“ sequestrato dalla polizia alla cartomante di 38 anni che aveva messo in piedi un’attività parallela e fiorente di spaccio di droga
Il profilo Linkedin di Faten E.T. parla chiaro: "Cartomante sensitiva". E proprio le presunte doti di preveggenza, ha spiegato agli agenti, le avrebbero anticipato il blitz e consigliato di spostare la droga. Peccato per lei che i poliziotti dell’Investigativa del commissariato Greco Turro, per nulla distratti dalle fantomatiche doti sovrannaturali della trentottenne italo-egiziana, siano andati dritti al sodo, arrestandola per spaccio e sequestrando poco più di un chilo e mezzo di hashish e 570 euro. Alla donna non sono bastati né i tre pitbull che aveva sempre con sé né una telecamera piazzata all’ingresso. I segugi di via Perotti, guidati dal dirigente Carmine Mele, hanno avuto notizia nei giorni scorsi di un giro di spaccio che ruotava attorno a una donna residente in uno stabile di viale Testi. Per verificare la dritta, i poliziotti si sono appostati vicino al palazzo e hanno intercettato un probabile cliente: l’hanno visto citofonare all’appartamento dove risiede E.T., entrare e uscire dopo due minuti. Alle 17.25 di mercoledì, gli agenti hanno notato la donna in strada con uno dei cani al guinzaglio e hanno deciso di controllarla: lei ha subito ammesso di avere in casa due etti di hashish. Oltre a 270 grammi di “fumo”, gli investigatori hanno trovato anche i soldi, materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e una macchinetta contabanconote.
Arnesi del mestiere che hanno indotto gli agenti a ritenere che ci fosse altra droga in giro, magari a casa della suocera di E.T. (in un’altra scala del complesso residenziale) che la donna frequenta abitualmente. E in effetti da un armadio sono spuntati altri 1,4 chili di hashish avvolti nella pellicola trasparente, di cui la donna si è assunta la totale responsabilità. D’intesa col pm di turno Enrico Pavone, la trentottenne incensurata è stata arrestata e portata in camera di sicurezza: il giudice della direttissima ha disposto il carcere a San Vittore. Molto accorta nei movimenti, la pusher prendeva diverse precauzioni per evitare le indagini: riceveva solo su appuntamento telefonico e aveva montato un piccolo occhio elettronico a guardia del pianerottolo, che le consentiva di sapere in anticipo chi ci fosse alla porta. In casa aveva tre pitbull, ora affidati a una vicina. Anche il compagno di lei, 36 anni, è stato più volte arrestato per spaccio ed è tuttora recluso nel carcere di Como.Nicola Palma