Carabinieri in spiaggia: "No ai tuffi"

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"Basta morti nell’Adda". Con questo obiettivo i carabinieri di Pioltello sono diventati angeli custodi dei bagnanti, le pattuglie fanno prevenzione sulle sponde tutti i giorni. Il conto alla rovescia per ferragosto è cominciato - la settimana è da bollino nero - aziende e negozi chiudono e sulla battigie improvvisate dietro l’angolo di casa è atteso il pienone. Con i grandi numeri il rischio che qualcuno si tuffi alla ricerca di un po’ di refrigerio aumenta a dismisura. Da qui, il piano di prevenzione. Tanti blitz a sorpresa fra chi è rimasto in città e decide di trascorrere qualche ora di relax sul fiume. Così al Traversino, sulla Muzza, sotto al castello a Cassano, arrivano i militari. È la spiaggia più battuta della zona da un secolo, un punto di ritrovo per chi abita a due passi e per i milanesi in fuga dal cemento nella canicola agostana. Bastano le divise a far da deterrente, ma la missione va oltre: si avvicina chi è già entrato in acqua e lo si invita a uscire, spiegando tutti i rischi che comporta un bagno nel canale. La lista delle vittime, una ventina negli ultimi anni, si è già allungata troppo: da inizio giugno a oggi, per colpa di mulinelli e temperature freddissime, hanno persona la vita in quattro.

Due pensionati, Pietro Fumagalli di Vaprio e Walter Presezzi di Bernareggio, e due uomini giovani Saliou Dieng di Brugherio e il milanese Nanayakkara. Due persone del posto, due stranieri, una statistica che di per sé dovrebbe essere un monito: nessuno deve buttarsi, neppure chi è convinto di conoscere a menadito le trappole che si nascondo sotto acque placide all’apparenza. Tutti hanno pagato troppo cara una leggerezza. I divieti di balneazione sono ovunque, ma vengono ignorati. Lo stesso sindaco Fabio Colombo parla di "una battaglia difficile fra repressione ed educazione". Anche le pattuglie senza blocchetto della multa in mano non potranno debellare il fenomeno degli annegati, ma aiutano sicuramente i gitanti a riflettere sul fatto che il pericolo è reale. "La responsabilità è una leva importante", ripetono a Trezzo, altra meta prediletta da chi non può permettersi una vacanza al mare e ripiega qui. Il modello Cassano arriverà anche sulle sue rive. B.C.

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