Cannoni anti-uccelli, Linate insonne: "Aspettiamo interventi da 10 anni"

La protesta: troppo chiasso, la sicurezza dei passeggeri è la priorità ma servono sistemi alternativi . Barriere contro il rumore modello Amsterdam, con dune nei campi. La replica di Sea: rispettiamo il masterplan. .

Cannoni anti-uccelli, Linate insonne: "Aspettiamo interventi da 10 anni"

Cannoni anti-uccelli, Linate insonne: "Aspettiamo interventi da 10 anni"

di Andrea Gianni

Nell’arco di dieci anni quattro amministrazioni comunali si sono succedute a Peschiera Borromeo, l’aeroporto di Linate ha cambiato volto grazie a un imponente progetto di restyling, il trasporto aereo è ripartito a pieno regime dopo lo stop imposto dalla pandemia e ora lo scalo è raggiungibile anche con la metropolitana. I problemi, però, sono rimasti invariati per le famiglie che vivono nei pressi dell’aeroporto dopo un decennio che, per loro, è trascorso invano. Problemi dovuti soprattutto all’inquinamento acustico provocato anche da quei cannoni a gas che dalla mattina alla sera sparano per tenere lontani gli uccelli dalla pista ed evitare incidenti aerei. Il rischio dovuto alla presenza di volatili (il cosiddetto “bird strike“) è concreto, come è emerso dallo schianto nei pressi dell’aeroporto di Torino Caselle costato la vita a una bambina di 5 anni, Laura Origliasso. La Freccia Tricolore sarebbe precipitata proprio a causa dell’impatto del jet con uno stormo. Ogni aeroporto mette in campo accorgimenti per minimizzare il rischio e tenere lontani i volatili dalla pista, ma il sistema dei cannoni a gas applicato da Sea ha un pesante impatto sulle famiglie che abitano nelle case di Linate e Canzo, a Peschiera Borromeo. I residenti da dieci anni chiedono di ridurre l’impatto sonoro, facendo sempre la premessa che "al primo posto va messa la sicurezza dei viaggiatori". Ma gli appelli sono rimasti finora inascoltati.

"Da cittadini ci chiediamo come sia possibile – spiega il Comitato per Linate – non avere sviluppato interventi semplici come le barriere antirumore, le “dune terra“ e la sostituzione dei cannoni a gas anche quando sono stati eseguiti interventi come il rifacimento della pista".

Portano come esempio l’aeroporto di Amsterdam-Schiphol, nei Paesi Bassi, dove per ridurre l’inquinamento acustico dovuto al passaggio di aerei sono state create dune di terra sui campi agricoli attorno alla pista, in modo da frenare l’onda sonora senza l’impatto visivo di una barriera antirumore. I cannoni a gas, inoltre, potrebbero essere sostituiti con falchi, auto con megafono, o altri sistemi meno rumorosi. "Stiamo rispettando l’iter del masterplan – replica Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate – e tutte le valutazioni, come da procedura, verranno presentate alle amministrazioni comunali del sedime aeroportuale". Presentazione che, probabilmente, si svolgerà a ottobre. Una nuova tappa (si spera decisiva) dell’odissea lunga dieci anni ripercorsa in un documento dal Comitato per Linate, formato da persone che convivono con un aeroporto che ogni anno genera circa 100mila movimenti tra decolli e atterraggi, con le conseguenti "problematiche di inquinamento acustico, chimico ed elettromagnetico". Avevano trovato una sponda nel sindaco di Peschiera Borromeo Augusto Moretti, anche lui residente nella frazione di Linate, che però è morto lo scorso 12 maggio a causa di un malore. In dieci anni ci sono stati incontri, l’allora Provincia di Milano si espressa nel 2013 chiedendo a Sea di "utilizzare metodi alternativi ai cannoni a gas", l’Arpa ha effettuato le sue verifiche. Nel 2018 sono arrivate da Sea due proposte di barriera antirumore. L’anno successivo è stato effettuato il restyling di Linate, ma "nessun lavoro indicato nelle proposte di barriera antirumore al Comune di Peschiera Borromeo è stato eseguito". C’è poi il tema dell’addizionale sui diritti di imbarco, versata alle amministrazioni con l’obiettivo di alleviare gli effetti negativi per gli abitanti. "Il Comune di Peschiera Borromeo – denuncia il Comitato – ha utilizzato gli importi esclusivamente per integrare le finanze comunali".

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