Bresso, resta chiusa la piscina. La gara d'appalto è andata deserta

Non si è presentata nessuna delle 17 società spotive che si erano proposte di gestire l'impianto.

Rimane vuota la vasca principale della piscina di Bresso

Rimane vuota la vasca principale della piscina di Bresso

Bresso (Milano), 10 febbraio 2022 – È andata deserta la gara d'appalto d'urgenza che il Comune di Bresso aveva bandito con l'obiettivo di riaprire la piscina comunale Paolo Foglia, chiusa dal 7 gennaio scorso in seguito al fallimento della società di gestione Gestisport. 

Nessuna società si è presentata alla gara, dunque l'impianto dovrà rimanere chiuso con la delusione dei circa 2.500 utenti che attendevano con trepidazione la riapertura. In gioco ci sono tanti utenti che potrebbero cedere alla tentazione di trovare spazio in altre piscine, come quella che da poco a riaperto a Sesto San Giovanni. Ma soprattutto ci sono oltre 20 posti di lavoro, di impiegati, istruttori e professionisti che da oltre 20 anni prestavano servizio nella storica piscina di Bresso.

"Quanto è accaduto provoca un ulteriore danno al nostro Comune e a tutti gli sportivi che frequentavano la nostra piscina che rimarrà così ancora chiusa – ha commentato il sindaco Simone Cairo - . Il Comune di Bresso ora sta valutando se, nel rispetto della normativa vigente, può ulteriormente ridurre le condizioni economiche di base e riproporre un ulteriore invito in tempi rapidi". 

Pur in emergenza, il Comune aveva compiuto una pre selezione che a metà gennaio aveva raccolto l'adesione di 17 diversi operatori. L'obiettivo della gara era riassegnare la gestione dell'impianto fino al mese di settembre del 2023, per offrire al vincitore la possibilità di lavorare in serenità. Ma evidentemente le condizioni (soprattutto economiche) contenute nella gara d'appalto che è stata bandita con i canali Sintel, non erano all'altezza delle aspettative. I canoni richiesti forse sono troppo elevati per un periodo così breve. Inoltre, i rincari energetici degli ultimi mesi creano ulteriore incertezza e paura tra gli operatori che sono costretti a lavorare con numeri ridotti a causa dell'emergenza Covid. La situazione è piuttosto complessa per il Comune che sta tenendo accesi gli impianti a sue spese per non lasciarli deperire. Inoltre, dopo il fallimento di Gestisport, il Comune ha dovuto accollarsi anche il mutuo. Dunque, la situazione di incertezza non può essere gestita a lungo dall'amministrazione comunale.  

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