"Bollette e costi alle stelle: apriremo solo nel week end"

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MILANO

"Stiamo valutando di tenere aperto il multisala solo nel weekend per fronteggiare la tempesta energetica". A rivelarlo è Massimo De Santis, 31 anni, che con il padre Felice (75 anni) gestisce lo storico Orfeo di viale Coni Zugna. Per il cinema che ha tre sale (e lo schermo più grande di Milano) con una programmazione popolare si potrebbe profilare uno scenario di austerity nei giorni feriali. Una scelta generata dal quadro sul conto economico profilatosi dall’ultima bolletta dell’energia per agosto: "Ci è arrivata una stangata da oltre 9mila euro, contro i soliti 2.500 degli anni scorsi. E solo per una settimana di attività perché fino al 24 agosto siamo rimasti chiusi. A settembre la nostra previsione sulla base dei consumi dello stesso mese del 2021 e con la tariffa attuale è che l’utenza per la luce possa arrivare a 28mila euro. Una spesa impossibile da sostenere con incassi che sono fino a – 80% rispetto al pre-pandemia: la nostra previsione è di arrivare a 45mila euro con la vendita di biglietti ma la metà va al noleggio. Ne deriva che le entrate non sarebbero neppure sufficienti per pagare la luce" dettaglia De Santis junior.

Se l’energia ci mette del suo, anche il prodotto non attrae: "È da tre mesi che mancano titoli importanti. Questo perché le case di produzione non hanno investito nei mesi scorsi. C’è poi la questione dei film che hanno debuttato direttamente su piattaforma come Pinocchio firmato da Robert Zemeckis su Disney+. Il risultato è che nella programmazione delle sale, anche a settembre che è di solito un mese importante, sono assenti titoli che attirino il pubblico. I film d’autore italiani che tanto appassionano i critici dei giornali? Spiace dirlo ma anche se se ne parla tanto al cinema a vederli non viene quasi nessuno.

La realtà è già diventata drammatica di suo, il pubblico non ha bisogno di sperimentare angoscia anche quando si siede sulla poltroncina rossa. Anche i prossimi film in uscita nei prossimi mesi non promettono bene. La nostra speranza di risollevare gli incassi è tutta affidata ad "Avatar 2" ma dobbiamo aspettare fino al 14 dicembre. I cinepanettoni? Ad avercene, erano una miniera d’oro per le sale, ma purtroppo non li fanno più" afferma il gestore dell’Orfeo. Caustico pure sull’iniziativa "Cinema in festa": "Aderiamo per forza visto che lo fanno tutti. Ma non la condividiamo. Un biglietto a 3,50 per cinque giorni significa svendere il cinema. Per limitare i danni avrebbero dovuto fare iniziare la promozione da giovedì a domenica. Invece facendo il contrario ci hanno bruciato gli incassi di venerdì e sabato". A.L.

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