Bollate in zona rossa per altri 7 giorni

La decisione del presidente della Regione Fontana, i dati dei contagi peggiorati negli ultimi due giorni

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di Monica Guerci

Fascia rossa per altri 7 giorni. "Come si affronta? Ancora una volta con spirito di sacrificio. Ancora una volta chiedo ai bollatesi di stringere i denti davanti alle mille difficoltà di questo periodo": a parlare è il sindaco di Bollate, Francesco Vassallo. Ieri pomeriggio il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana gli ha comunicato l’amara decisione. La situazione epidemiologica è peggiorata negli ultimi due giorni e l’ordinanza regionale di proroga della fascia rossa arriverà oggi con lo scadere della prima. "Lo temevamo - aggiunge il sindaco -. Ho chiesto al presidente di rendere pubblici i dati sanitari che hanno portato ad assumere questa decisione, in modo da fornire una comunicazione completa e trasparente alla cittadinanza sulle motivazioni della proroga del periodo di restrizione". Restano chiusi tutti i negozi non essenziali e le scuole di ogni ordine e grado. Si entra e si esce dal Comune con le autocertificazioni. "Ho ricevuto tantissimi messaggi di genitori esasperati, in difficoltà con la didattica ai distanza dei figli - aggiunge Vassallo -, preoccupati perché magari hanno un lavoro che non gli permette di fare lo smart working e quindi devono prendere permessi o consumare le ferie. C’è, invece, chi è stato lasciato a casa senza stipendio e non ha agevolazioni, ci sono famiglie che devono pagare la baby sitter e magari non se la possono permettere. Una situazione oggettivamente complicata da gestire, non bastasse c’è un vuoto normativo per le zone rosse locali dove gli strumenti a tutela dei lavoratori non sono stati prorogati. Persone interessate mi hanno informato che fino al 31 dicembre c’era il congedo straordinario erogato dall’Inps, poi il vuoto". Da qui l’appello del primo cittadino: "Mi rivolgo alle autorità governative e regionali affinché si colmi questo vuoto normativo. C’è un’assoluta necessità di dare risposte immediate alle persone che stanno vivendo questo momento di grande difficoltà". L’allarme a Bollate era scattato il 17 febbraio. Il focolaio di Covid alla scuola materna che aveva infettato 45 alunni e 14 docenti aveva fatto partire i controlli a campione di Ats. In tre campioni su tre era stata individuata la variante inglese del Covid e partiva poche ore dopo lo screening di massa per 740 studenti. Ora la tensione sale anche ai confini di Bollate.

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