Tutta la droga trovata in quella casa-laboratorio di via Rucellai, tra Greco e viale Monza, avrebbe fruttato oltre 3 milioni di euro. Ma i 19 chili di coca e 20 di eroina, più 160 chili di sostanze da taglio, 5.500 euro e materiale per confezionare la droga, sono stati sequestrati. In manette un albanese di 45 anni, B.L., con precedenti per sfruttamento della prostituzione, e un connazionale di 27, J. S. L’indagine è scattata dopo una “soffiata“: così sono partiti gli appostamenti davanti ai bar della zona di Loreto e viale Monza. Finché una settimana fa i poliziotti hanno notato il 45enne che faceva salire sull’auto un ragazzo (il 27enne) cedendogli un sacchetto rosso. Il giovane, un “cavallino“, è stato subito bloccato, nel sacchetto un chilo di eroina. Così gli agenti hanno fermato anche il 45enne, in auto in via Bertelli, trovandogli 2mila euro nello zaino. Poi hanno perquisito la casa in via Rucellai, usata solo per preparare le dosi (viveva in un altro alloggio, in zona, con moglie e figli piccoli) trovando 40 chili di droga, pressa metallica, tre forni, due frullatori, maschere antigas. Quell’attività gli fruttava uno "stipendio" da 5mila euro al mese. Chi pagava? Ora è caccia ai capi.
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