Omicidio di Cologno, un concorso letterario dedicato a Begoña

L'amministrazione intitolerà la prima edizione del contest alla dipendente della biblioteca, accoltellata dal figlio

Da sinistra, Palma Sorbera e l'assessore Giuseppe Di Bari

Da sinistra, Palma Sorbera e l'assessore Giuseppe Di Bari

Cologno Monzese (Milano), 24 marzo 2022 – Dai laboratori di scrittura creativa è nato un concorso letterario, organizzato dalla biblioteca civica in collaborazione con le scuole del territorio. Ora la prima edizione di questo concorso sarà dedicata a Maria Begoña Gancedo Ron, la dipendente comunale 60enne, accoltellata a morte martedì all’alba.

L’idea è stata lanciata dall’assessore alla Biblioteca Giuseppe Di Bari. "Questa iniziativa coinvolgerà tutti gli istituti della città e i più giovani, vale a dire quel bacino di utenza che ha conosciuto, collaborato e voluto bene a Begoña. Per questo motivo, mi sembra giusto che questa prima edizione venga dedicata a lei, che è stata per anni una colonna portante della nostra sala di lettura e dei laboratori per i più piccoli”.

Il contest, che sarà riservato agli studenti di Cologno Monzese, si propone di stimolare la creatività letteraria, valorizzare le competenze espressive e promuovere il piacere della scrittura nelle giovani generazioni. La manifestazione "Prendi la parola" è articolata in tre sezioni: una per le classi di quarta e quinta delle elementari, un’altra per le medie e infine quella per i licei e gli istituti tecnici. Ogni partecipante potrà presentare un’unica microstoria direttamente in biblioteca entro l’8 aprile.

"Tutti i genitori e i bambini che frequentano la biblioteca dei ragazzi non hanno potuto non conoscere e apprezzare Begoña. Era davvero un punto di riferimento e una grande animatrice tra letture di fiabe, laboratori, filastrocche e il servizio dei prestiti”, sottolinea Di Bari. In questi giorni la sala di lettura comunale ha continuato a ricevere telefonate e messaggi di cordoglio da parte delle famiglie e delle maestre che hanno collaborato con la 60enne di origini spagnole, per il cui omicidio è stato fermato il figlio di 28 anni Daniel Gandolfo, che resta ricoverato al reparto di psichiatria dell'ospedale di Sesto San Giovanni dopo il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Monza con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

"Vogliamo che questo concorso diventi un appuntamento annuale e, oggi, un modo per ricordare e ringraziare Begoña per tutto il lavoro che ha svolto in questi anni per la nostra città". Oggi, giovedì 24 marzo, era stato fissato l'interrogatorio di garanzia dell'udienza di convalida, ma Gandolfo non è riuscito a rispondere alle domande, alternando brevi momenti di lucidità, in cui il pensiero andava alle sorelle, a "visioni oniriche". .  

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