Baroncini, benefattore e motore dell’operazione: dedico questa impresa ai due figli che ho perso

Franco Baroncini e sua moglie Zina hanno deciso di devolvere parte dei loro beni per realizzare una struttura che aiuti ragazzi e famiglie in difficoltà, in memoria dei loro due figli scomparsi. Per finanziare il progetto, è possibile fare una donazione o acquistare una tessera del puzzle murale.

"Avere due figli e perderli entrambi è schifoso. Questa impresa è dedicata a loro". Si spezza al microfono la voce di Franco Baroncini, l’imprenditore che, con la moglie Zina, ha scelto di devolvere parte dei suoi beni a un sogno: una struttura per aiutare ragazzi e famiglie in difficoltà. Nel nome di Barbara e Furio, i figli scomparsi. Furio, morto a 47 anni per un’embolia polmonare; Barbara, cerebrolesa dall’infanzia, ospite per 20 anni de La Parolina del Punto d’Incontro, morta 50 enne. "Fu nel 2018 - così Baroncini - che iniziammo a parlare, con Vittorio Caglio, della possibilità di realizzare “qualcosa”. Oggi si parte, la strada è ancora lunga". Il centro costa circa 6 milioni di euro. Il capitale dei Baroncini e i bonus statali coprono la gran parte. Ma occorrono altri fondi. Chi vorrà potrà fare una donazione, con il 5 per mille, o acquistare una tessera del puzzle murale che sarà realizzato sulla facciata.