Bar e ristoranti, il commercio al dettaglio parla sempre di più straniero

Parla italiano la crisi del commercio mentre è boom delle attività straniere, sempre più esercizi pubblici e ristoranti passano di mano. La crisi economica pare, riguardare solo i piccoli imprenditori italiani, esercizi pubblici ed attività imprenditoriali di vario genere sempre più in mano agli investimenti da parte degli stranieri sul territorio cassanese che lentamente mettono fine ad una generazione di gestori storici di negozi, bar e ristoranti. Le attività gestite da stranieri, infatti, sono oggi una realtà consolidata e variegata per nazionalità: turchi, albanesi, rumeni, pakistani, cinesi, indiani; un aumento dell’economia locale sempre più in costante crescita per gli imprenditori di altri Paesi. Manca un censimento aggiornato del comune sui numeri del cambiamento, tuttavia girando per le vie della città e del tutto eloquente constatare che tra le attività in cui è in atto la rivoluzione economica, legata al cambio gestione di numerose attività, si registrano le attività di bar e ristoranti, anche perché le più visibili. "Un tempo bar e ristoranti erano gestioni di famiglia - spiega l’assessore al Commercio Mario Cerri - con il passare del tempo ed il cambio generazionale è poi venuto meno l’interesse a proseguire in queste attività da parte dei familiari che hanno così via via proceduto a vendere l’attività. Sul fatto poi che siano soprattutto stranieri a rilevare queste attività - conclude - penso sia dovuto alla diversa cultura di approcciarsi al lavoro, gli italiani hanno fatto altre scelte.

Va detto comunque che gli stranieri sono i benvenuti qui, nella nostra città con i loro investimenti". Oltre a bar e ristoranti, ci sono poi cambio di gestione, o nuove aperture, a favore di imprenditori stranieri anche in altri settori: parrucchieri, vendita materiale edile, distributori di benzina ed altre attività commerciali. Non mancano poi le sorprese con imprese saldamente in mano ai cassanesi, come quelle dei meccanici, gommisti e carrozzieri. Stefano Dati