REDAZIONE MILANO

Baby Gang lascia il carcere in Lamborghini

Il trapper Baby Gang esce dal carcere di Busto Arsizio criticando il sistema giudiziario italiano. Dopo una serie di procedimenti, torna agli arresti domiciliari.

Baby Gang lascia il carcere in Lamborghini

"La legge italiana non funziona un c...o". Questa la dichiarazione di Zaccaria Mohuib, in arte Baby Gang, subito dopo essere uscito dal carcere di Busto Arsizio (Varese), dove era detenuto dall’aprile scorso, per tornare agli arresti domiciliari. Ad attenderlo fuori dai cancelli dell’istituto di pena un amico e una Lamborghini Huracan color arancione.

Il trapper da milioni di follower, con una lunga serie di procedimenti giudiziari sulle spalle, iniziati quando era ancorta adolescente, era tornato di nuovo dietro le sbarre in aprile per aver violato gli arresti domiciliari, dove si trovava con il braccialetto elettronico da gennaio in seguito a condanne in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria nell’estate del 2022 in una delle zone della movida milanese.

Secondo i giudici del tribunale della Libertà (collegio Galli-Buzzanca-Alonge), che hanno accolto la richiesta dell’avvocato Niccolò Vecchioni, i magistrati d’appello nella loro condanna non avrebbero tenuto "conto" del fatto che il rapper fosse "stato autorizzato dalla stessa Corte e dal Tribunale prima a derogare sia all’obbligo di permanenza al domicilio e al divieto di comunicare con soggetti terzi".

Lunedì Mouhib era stato assolto in appello per una rapina avvenuta a Vignate (Milano) nel luglio del 2021 e per la quale era stato condannato in primo grado a 4 anni e 10 mesi. La Corte d’appello ha ribaltato quella sentenza accogliendo la tesi difensiva: il musicista non era a Vignate nel momento della rapina e il riconoscimento fotografico su cui si basava l’accusa era inattendibile.