Rincari Atm, Sala parte in pressing. E spunta l’abbonamento biennale

Il sindaco: più soldi dallo Stato, ma l’Azienda lavori su nuove tariffe

Se non si trovano  soluzioni alternative  dal 2019 scatta la stangata

Se non si trovano soluzioni alternative dal 2019 scatta la stangata

Milano, 16 gennaio 2018 - «L’abbonamento biennale Atm? Potrebbe anche essere». Il sindaco Giuseppe Sala, al termine del vertice di maggioranza sul bilancio 2018 e i paventati rincari di biglietto e abbonamenti Atm nel 2019, conferma che il Comune sta lavorando per recuperare più fondi per il trasporto pubblico da Stato e Regione per provare a scongiurare i rincari Atm da qui alla fine dell’anno. Ma ecco le parole di Sala: «L’approvazione del bilancio consta della necessità di recuperare 50 milioni di euro, che diventano 64 milioni di euro nel 2019/2020. Noi con intensità proveremo a recuperare questi soldi dal Governo, come è nostro diritto, attraverso i fondi per i trasporti. Il tema, in questo momento, non è che va approvato il bilancio e quindi l’aumento del biglietto». Il sindaco, subito dopo, spiega: «Non ipotizziamo certo un aumento piatto. Bisogna lavorare sugli abbonamenti, a tutela delle categorie più deboli. Io ad Atm ho dato indicazioni sulla verifica delle varie opportunità che ci sono».

Sala, l’assessore ai Trasporti Marco Granelli e il direttore generale di Atm Arrigo Giana si sono visti venerdì per fare un punto della situazione. L’ipotesi di un abbonamento biennale Atm è emersa anche durante quell’incontro, non solo ieri al vertice di maggioranza. La tariffa dell’abbonamento biennale, a quanto si apprende, escluderebbe gli eventuali rincari per convincere il più alto numero di utenti del trasporto pubblico ad anticipare anche il costo dell’abbonamento del secondo anno. Si tratta solo di una delle ipotesi in campo (c’è anche l’idea di un abbonamento famiglia) e non risolverebbe da sola i problemi dei conti del trasporto pubblico milanese. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis, intanto, sui possibili rincari sottolinea: «Dobbiamo spenderci a tutti i livelli istituzionali che ci consentano di scongiurare l’aumento. Abbiamo incrementato i chilometri di servizio per 150 milioni di euro e la Regione ha fatto un taglio di 17 milioni: o ci sarà un cambiamento di queste politiche o dovremo pensare all’aumento». Anita Pirovano (Insieme), invece, propone di realizzare il progetto della Oyster Card stile Londra.

DURANTE il vertice di maggioranza, il presidente della commissione Ambiente Carlo Monguzzi (Pd) ha sollevato anche il tema di come rendere obbligatorio per i negozianti di tenere chiuse le porte dei loro locali per non disperdere calore e ridurre il consumo di energia per la lotta allo smog. Sala ha detto di essere pronto a fare un’ordinanza ad hoc. Il piano B? Inserire l’obbligo nel regolamento comunale.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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