Assunzioni e progetti di restyling Ospedali del territorio "in salute"

Il direttore generale dell’Asst risponde alla lettera dei Comitati preoccupati per il futuro della sanità

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di Roberta Rampini

Dati sull’attività svolta (nonostante due anni di Covid), numeri di posti letto e progetti di riqualificazione, ma anche concorsi per l’assunzione di nuovo personale, ai quali purtroppo, "si presenta un numero di candidati inferiore al numero dei posti a bando o, addirittura, nessun candidato". Risponde così il direttore generale dell’Asst Rhodense, Germano Pellegata, alla lettera inviata lo scorso 6 settembre dal Comitato Medici per Cerchiate e Pero, Rete Salute Sanità Pubblica Sesto, Osservatorio Salute e sanità del Rhodense, Comitato cittadino per la salute e il benessere, Comitato di difesa della sanità pubblica Milano Città Metropolitana sudovest. Il coordinamento di comitati e gruppi cittadini aveva scritto una lettera al manager dell’azienda ospedaliera per conoscere lo "stato di salute" degli ospedali e della medicina territoriale. Ci sono voluti due mesi per mettere insieme le risposte, non tutte di competenza dell’Asst Rhodense, ma ora nella lettera di 6 pagine il direttore conferma impegno e investimenti negli ospedali e sul territorio. "Nel presidio di Passirana non è mai stata messa in discussione la vocazione riabilitativa, il numero di posti letto è rimasto invariato rispetto al 2019, sono 80 quelli autorizzati ma attivi 48 per lavori di adeguamento in corso - spiega il direttore generale - qui è stato inaugurato lo scorso 22 marzo l’ospedale di Comunità, inizialmente con 15 posti letto che diventeranno 40 per tutta l’area del rhodense". Anche per l’ospedale di Rho, spesso motivo di preoccupazione da parte di cittadini e forze politiche, nessun taglio di posti letto o reparti, "attualmente sono attivi 226 posti letto - spiega - sono in corso lavori di riqualificazione e adeguamento dell’ala Ovest, di miglioramento di alcuni reparti come il pronto soccorso per il quale è stato richiesto anche un finanziamento per l’ampliamento. Abbiamo anche chiesto un finanziamento per la ristrutturazione del reparto di pediatria con aumento dei posti letto a servizio dell’Unità Operativa di neuropsichiatria infantile". Sei pagine fitte di risposta ai Comitati per ribadire che testimoniano la volontà di mantenere i due presidi ospedalieri rhodensi.

E infine i numeri sull’attività svolta nel 2022, nonostante carenza di personale, distanziamento e regole anti-Covid e lavori in corso, per riaffermare che non ci sono state interruzioni di attività di cura. Da gennaio ad oggi sono stati fatti 1290 interventi chirurgici, di cui 307 in ambito oncologico, contro i 700 dello stesso periodo 2021. Anche le prestazioni di screening oncologico sono aumentate del 10%. Quelle ambulatoriali nel 1° semestre del 2022 hanno registrato un incremento dell’1%. "I dati dimostrano che anche in un contesto pandemico ed emergenziale che ha causato una riduzione dei ricoveri e delle attività in ambulatorio, l’azienda ha comunque erogato livelli di attività significativi, per dare risposte essenziali adeguate alle patologie più gravi".

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