NICOLA PALMA
Cronaca

"Da casa si vede l’Albero della Vita". Il figlio incastra il papà a sua insaputa

In manette due coniugi latitanti. Il blitz della polizia in Monte Bisbino

La polizia nell'insediamento di via Monte Bisbino

Milano, 17 novembre 2017 - Si sono travestiti da vigili urbani. Poi da controllori del treno. E infine da addetti di A2a. Non si può dire che agli agenti della Catturandi di Quarto Oggiaro manchino fantasia e dedizione, anche se poi, come spesso capita nella vita e nel lavoro, ci vuole pure quel pizzico di buona sorte. Che stavolta ha assunto le sembianze di un bambino, che candidamente ha sussurrato all’orecchio dell’investigatore: «Da casa di mio padre si vede l’Albero della Vita».

Un informatore a sua insaputa, decisivo per la cattura di papà Mirco Hudorovich, nomade di 52 anni; oltre a lui è finita in carcere anche la moglie, la 48enne Simona De Martino. L’indagine dei poliziotti guidati dal vicequestore aggiunto Antonio D’Urso scatta qualche settimana fa, quando sulla scrivania arriva un provvedimento di esecuzione: i due devono scontare una condanna definitiva a 6 anni per il reato di alterazione di stato; in sostanza, avrebbero contribuito a falsificare i dati di un neonato, ipotizziamo per far sì che risultasse figlio del marito della madre e non di un altro uomo (il padre legittimo). I segugi di via Satta partono da un dato di fatto: la 48enne è stata controllata in due occasioni con un egiziano che risulta proprietario di un’auto colpita da provvedimento di fermo. è il «gancio» da sfruttare. Al nordafricano viene fatto sapere da due vigili (gli agenti travestiti) che lo aspettano in commissariato per notificargli la scadenza dell’atto: potrà riprendersi la sua macchina. Uscito dagli uffici della polizia, inizia il pedinamento.

Gli investigatori (in questo caso camuffati da dipendenti di Trenord) seguono l’egiziano fino a Trecate, nel Novarese, dove lo vedono entrare in una cascina: è lì il nascondiglio della De Martino, che finisce in manette; indagati per procurata inosservanza della condanna i due egiziani che hanno agevolato la latitanza. E il marito? Serve un altro stratagemma. Stavolta si comincia dalla figlia nata dal primo matrimonio di Hudorovich, ai domiciliari a Quarto per altri motivi: in casa c’è anche il fratellastro, figlio del 52enne e della 48enne, che confida ai finti addetti A2a che il papà ogni tanto lo porta a casa sua, «da dove si vede l’Albero della Vita». Il collegamento è immediato: Albero della Vita vuol dire sito Expo, vicinissimo al campo nomadi di via Monte Bisbino. E in effetti Mirco è proprio in una delle villette dell’insediamento, in una sorta di solaio collegato all’abitazione da una botola. Preso.