Salvatore Aranzulla: "Aggredito da una persona di colore". E sul post scoppia la bufera

Polemiche per un post su Facebook del noto guru informatico che precisa: "Accusare di razzismo una persona come me emigrata dalla Sicilia mi sembra veramente incredibile"

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla

Milano, 10 maggio 2017 - Aggredito sul tram a Milano, Salvatore Aranzulla racconta la sua disavventura su Facebook e scoppia la bufera. Colpa di un accenno del post che lo stesso autore, esperto informatico i cui tutorial per risolvere problemi con pc, smartphone e affini spopolano sul web e non solo, ha poi povveduto a ridimensionare.  "Tram 9, Milano. 12:52, pieno giorno - scrive ieri sul suo profilo pubblico Arenzulla - a un paio di fermate dalla Stazione Centrale, una persona di colore, di quelle che salviamo dalla guerra, fuori di sé, probabilmente ubriaca o sotto effetto di stupefacenti, ha iniziato ad urlarmi contro ed ha cercato di aggredirmi sul tram 9. Sono scappato dal tram 9 ed entrato dentro il Palazzo della Regione Lombardia per chiamare il 112 (gentilissimi e rapidi). Sono un po' spaventato, ma sto bene. Ma forse una riflessione più generale va fatta....".

Sul post si scatenano commenti, di solidarietà ma anche di accuse di razzismo. In particolare viene stigmantizzato il passaggio del post "di quelle che salviamo dalla guerra", considerato inutilmente fuori luogo da diversi follower del guru informatico. Arenzulla prima rettifica in calce con un post scrittum - "Vorrei chiarire a scanso di equivoci, dopo aver visto alcuni commenti: io sono per accogliere qualsiasi persona di qualunque razza o credo religioso, allo stesso tempo credo che sia nostro diritto andare a spasso per le nostre città senza paura di incorrere in questi inconvenienti" - poi, nella giornata di oggi, torna sulla questione con un nuovo post più articolato "Devo dire che sono rimasto piuttosto amareggiato - scrive - da alcuni commenti al post che ho pubblicato ieri riguardo l'aggressione che ho subito.

Accusare di razzismo una persona come me emigrata dalla Sicilia mi sembra veramente incredibile. Come ho scritto ieri, il colore della pelle, la provenienza geografica o il credo religioso sono per me fattori del tutto ininfluenti nel rapporto con le persone. Allo stesso tempo chi vive a Milano o a Roma penso che non possa obiettare sullo stato di degrado e di pericolosità di zone come le stazioni Centrale e Termini. L'episodio di ieri è stata la riprova. La persona che ha tentato di aggredirmi era un immigrato di colore: non è colpa mia se lo era e questo quindi ho scritto. Se ho offeso qualcuno me ne scuso ma la situazione di degrado e pericolosità resta fino a quando non si interverrà per rendere sicure zone del nostro Paese che purtroppo non lo sono più. Il colore della pelle non c'entra niente". 

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