
La Casa della Legalità è stata inagurata In via Monte Grappa 12 a Cascina del Sole di Bollate
"Qualcuno dice che al Nord la mafia non esiste, purtroppo non è così, con l’inchiesta “Infinito” abbiamo visto che è presente e radicata in molti settori. La mafia esiste e ha terreno fertile anche al Nord. Abbiamo voluto questo luogo per dire “no alla mafia” e per promuovere una cultura della legalità". In via Monte Grappa 12, a Cascina del Sole di Bollate, poco distante dalla piazza intitolata a Domenico Falcone, il 22enne bollatese vittima innocente di mafia, ucciso per errore il 24 marzo 1990 con due colpi di pistola nel bar di famiglia, è stata inaugurata la Casa della Legalità. "In questo appartamento prima c’era la Casa delle Donne che ha cessato l’attività - racconta il sindaco Francesco Vassallo - abbiamo deciso di dare un’altra destinazione e aprire un presidio di legalità e civiltà. Nei mesi scorsi sono stati fatti interventi di manutenzione straordinaria per riorganizzare gli spazi e un Bando per individuare un’associazione che la gestisce. Si è aggiudicata il Bando l’associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli, che qui organizzerà eventi, incontri e percorsi educativi rivolti soprattutto a ragazzi e ragazze".
Al taglio del nastro hanno partecipato l’assessore alla Legalità Ida De Flaviis, la presidente della Commissione antimafia Carolina Nizzola, il comandante dei carabinieri Salvatore Liccardo, la presidente dell’associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli Silvia Gissi, "questo luogo mira a rafforzare i valori di giustizia e responsabilità sociale, rendendo gli spazi un simbolo di partecipazione e contrasto all’illegalità e a tutte le mafie". E Silvia Falcone, sorella di Domenico, "si fa memoria per non dimenticare e non stare in silenzio, per abbattere il muro dell’omertà. Credo molto in questo progetto". Ro.Ramp.