Milano, 22 gennaio 2017 - A un mese dall'uccisione del terrorista, nessuno ha ancora formalmente richiesto di poter avere il corpo di Anis Amri per celebrare le esequie. Il suo corpo giace da oltre un mese in obitorio a Milano, a disposizione dell'Autorità giudiziaria e quindi non può quindi ricevere alcun nulla osta a essere rimpatriato o affidato ad eventuali parenti. Al momento comunque non sembra che nessun familiare si sia fatto avanti per occuparsi del funerale, quando la salma sarà disponibile. Mentre accertamenti e indagini proseguono sia in Italia sia all'estero, gli inquirenti non escludono che tra gli altri accertamenti su Amri ci possano essere esami tossicologici per sapere se l'uomo consumava regolarmente cocaina e ecstasy, come sospettano gli investigatori tedeschi - secondo notizie riportate dai media locali - che lo ritenevano anche uno spacciatore, e per verificare se durante l'attacco fosse magari anche sotto effetto di droghe.
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