MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Ambrogini, protesta in Consiglio. Cartelli del centrodestra: "Vergogna". E la lista civica “cancella” il sindaco

Dopo le accuse sulle "scelte clientelari", l’opposizione invoca le scuse del primo cittadino. Il gruppo “Beppe Sala” pensa al cambio di nome: giovedì l’incontro con il diretto interessato. .

Ambrogini, protesta in Consiglio. Cartelli del centrodestra: "Vergogna". E la lista civica “cancella” il sindaco
Ambrogini, protesta in Consiglio. Cartelli del centrodestra: "Vergogna". E la lista civica “cancella” il sindaco

Protesta sugli Ambrogini d’oro contro il sindaco Giuseppe Sala, ma presa di posizione bipartisan sul tema dei femminicidi dopo la morte di Giulia Cecchettin. Consiglio comunale a due facce, nella seduta di ieri pomeriggio. Come annunciato, il centrodestra ha contestato il primo cittadino per le sue parole sulle "scelte clientelari" sulle Civiche benemerenze pronunciate nella seduta di giovedì scorso. I consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno tirato fuori e mostrato dai propri scranni i cartelli "Sala vergogna!", "Il sindaco chieda scusa al Consiglio" e "Qui non ci sono delinquenti", nel momento in cui il consigliere e segretario milanese della Lega Samuele Piscina stava parlando in aula di quanto accaduto nella seduta della scorsa settimana, sottolineando che Sala si era dimostrato "arrogante" e "si è rifiutato di chiedere scusa anche il giorno dopo le accuse di clientelismo, accuse che respingiamo con forza".

Nella maggioranza di centrosinistra, intanto, le parole del sindaco hanno lasciato traccia. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis assicura che questa settimana ci sarà un chiarimento con il sindaco. I consiglieri della lista “Beppe Sala sindaco’’, invece, incontreranno il primo cittadino giovedì e – secondo alcune indiscrezioni raccolte ieri in aula – sono pronti a comunicare al sindaco che la lista Sala cambierà nome, cancellando proprio il nome e il cognome del sindaco. I componenti della lista – Gabriele Rabaiotti, Marco Mazzei, Mauro Orso, Marzia Pontone e Marco Fumagalli – stanno pensando al futuro del progetto politico legato al gruppo consiliare, visto che alle prossime elezioni comunali, in programma nel 2027, Sala non potrà ricandidarsi perché è già al secondo mandato. Le parole contro le scelte dei consiglieri sugli Ambrogini potrebbero accelerare il cambio di nome della lista Sala, che ieri ha perso uno dei suoi componenti, Enrico Fedrighini, passato al gruppo Misto. Il sindaco non sembra dispiaciuto: "Credo che la decisione di Fedrighini aiuterà a fare chiarezza, perché era una coesistenza abbastanza difficile. La maggioranza perde i pezzi? Andare nel gruppo Misto non cambierà le cose: Fedrighini votava sempre in funzione di quello che sono le sue idee".

Il Consiglio comunale, intanto, ieri ha ricordato con un minuto di silenzio Giulia Cecchettin, che è la 105esima donna vittima di violenza e femminicidio del 2023. La presidente dell’assemblea Elena Buscemi ha letto in aula il testo congiunto diffuso dai presidenti dei Consigli comunali delle principali città italiane, per dire "basta" alla violenza contro le donne e per chiedere azioni immediate: "La violenza di genere è un problema che riguarda tutti noi, come individui e come società e davanti al quale non si può più tacere". Dopo il minuto di silenzio, i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, di centrosinistra e di centrodestra, hanno letto i nomi e la data di morte delle 105 donne che sono state vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno, nello scranno dell’aula dedicato alle donne vittime di violenza.

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