
Altolà all’impianto di biometano: "Prima la salute dei cittadini"
"Ospedale, un quartiere residenziale molto popolato e scuole troppo vicine, si pongano in atto le azioni necessarie a tutela del territorio, della salute dei cittadini e della salubrità ambientale", approda in consiglio comunale anche a Melzo, domani sera, la mozione che dice "no" all’impianto di biometano A2A a Gorgonzola, ma alle porte dell’abitato del borgo Trivulzio. Mozione "tripartisan", porta le sigle della maggioranza di Insieme per Melzo, del centrodestra di Melzo si Rigenera e del Partito democratico, entrambi all’opposizione.
La contrarietà era già stata espressa alle prime battute del dibattito, qualche settimana fa. La richiesta, quella che, dato l’impatto sovracomunale del progetto, anche il "Comune accanto" sia coinvolto, e da subito, "nei processi decisionali prodromici alla definizione di qualsivoglia progetto". Mentre Melzo va in consiglio, proseguono gli incontri fra A2A e il Comune di Gorgonzola.
L’ultimo, pochi giorni fa, "in trasferta": l’azienda elettrica ha invitato l’amministrazione nel Cremasco, dove opera un impianto di tipologia analoga (ma di dimensioni minori) a quello che potrebbe sorgere nelle campagne gorgonzolesi. Contatti e colloqui ancora "a bocce ferme": l’iter autorizzativo dell’impianto, chiarisce ancora una volta l’azienda elettrica, "non è ancora stato avviato, siamo ancora alle prime interlocuzioni".
Fondamentali, per A2A, i chiarimenti sulle dimensioni del progetto: non le 32 "campane" da lavorazione di cui in un primo momento si era parlato ma, su una superficie di circa 30mila metri quadrati, 7 campane di "digestione anaerobica", potenzialmente, almeno in parte, interrabili. Tema fondamentale del fronte del "no" l’ubicazione. La contestano le mozioni di contrarietà dei Comuni, la valuta con preoccupazione anche Legambiente Lombardia, che ha incontrato A2A i primi di novembre.
"Sicuramente - così Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, e Giuseppe Moretti, coordinatore di Legambiente Adda-Martesana - l’impianto in oggetto risponde ai requisiti della transizione ecologica.
Quello che auspichiamo è però che simili installazioni possano approdare in aree che non determinino consumo di suolo agricolo".