Allarme Scuole civiche "Poche borse di studio" Fontana punta il dito: Lombardia penalizzata

Via all’anno accademico. Il sindaco: "Bene la Goccia, ma sia sostenibile"

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di Annamaria Lazzari

Più di tremila studenti, 800 docenti, 63 corsi di laurea triennali e 26 magistrali, ma sono solo cento borse di studio a disposizione degli alunni delle quattro scuole civiche di cinema, teatro, musica e interpreti di Fondazione Milano. "Sarebbe bello se potessimo sostenere i nostri studenti in maniera più significativa. Da parte nostra c’è la disponibilità a lavorare insieme per modificare le regole che al momento lo impediscono", ha rimarcato ieri, durante l’inaugurazione dell’anno accademico, Stefano Mirti, presidente della Fondazione a capo delle scuole "Paolo Grassi", "Claudio Abbado", "Luchino Visconti" e "Altiero Spinelli".

Il governatore Attilio Fontana, un po’ piccato, scarica la colpa su "strani algoritmi che in realtà sono ottuse decisioni prese negli anni passati. La Lombardia purtroppo è la più penalizzata nel trasferimento delle risorse per il diritto allo studio, pur essendo la più attrattiva per studenti da altre regioni. Non voglio fare polemiche ma regioni che hanno una-due università ricevono più della nostra. Abbiamo sempre integrato con fondi nostri perché altrimenti le borse di studio – sicuramente insufficienti – non sarebbero neppure erogate". S’è parlato anche del progetto di trasferimento del polo delle scuole civiche alla Bovisa, nell’area della "Goccia", dove sorgerà il nuovo campus universitario del Politecnico immaginato da Renzo Piano. "Al momento la nostra Fondazione ha sette sedi in giro per la città. Il Politecnico delle Arti è il suo naturale assetto, il nuovo campus sarà il luogo ideale dove far crescere il futuro dell’alta formazione", chiarisce Mirti. Per Fontana è "un progetto che fa sognare", il sindaco Beppe Sala è cauto: "Sono totalmente d’accordo nella misura in cui si riesca a trovare una sostenibilità e un quadro economico, bisogna essere certi che sia fattibile".

La ministra dell’Università Anna Maria Bernini intanto annuncia "una vera riforma che valorizzi le istituzioni dell’alta formazione artistica"; che è "fondamentale, spesso il talento da solo non basta", aggiunge la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. Lo scrittore Premio Strega Paolo Cognetti, che ha studiato sceneggiatura alla "Luchino Visconti", ricorda che "sono stati due anni fondamentali".

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