Alla scoperta della biodiversità In azione i "detective verdi"

Per un anno Sara Borghesan di Cinisello e Federica Fasano di Bergamo raccoglieranno campioni di piante. Il lavoro delle borsiste dell’ateneo Bicocca ha l’obiettivo di ricostruire un vero e proprio Erbario “Reale”.

Alla scoperta della biodiversità  In azione i "detective verdi"

Alla scoperta della biodiversità In azione i "detective verdi"

di Cristina Bertolini

Si rinnova la vocazione botanica della Villa Reale di Monza. Già all’epoca di Ranieri d’Asburgo, la Torretta dei giardini reali ospitava una biblioteca botanica, poi trasferita a Milano. Nel parco ha sede tuttora la Scuola agraria del Parco di Monza e ora rinasce l’Erbario della Villa Reale. Per un anno Sara Borghesan, di Cinisello Balsamo e Federica Fasano, di Bergamo, borsiste di ricerca dell’Università Bicocca di Milano, raccoglieranno campioni di piante nel parco e nei giardini della Reggia di Monza, ricostruendo un vero e proprio Erbario "Reale". Servirà a documentare lo stato della biodiversità vegetale del territorio di Monza ai giorni nostri, peraltro mai studiato in precedenza, fornendo anche uno strumento di valutazione naturalistica del patrimonio vegetale, necessario a realizzare l’integrazione ottimale fra resilienze spontanee della flora, conduzione agroforestale del parco e istanze didattiche di conoscenza del territorio, verso un uso più sostenibile del suolo. Il progetto nasce da un bando grazie al quale la Reggia, ente capofila, si è aggiudicata con i suoi partner (Rete degli Orti Botanici della Lombardia e Rete dei Giardini Storici), un cofinanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito delle iniziative per la diffusione della cultura scientifica con il progetto Sving "ScienzaViva. Orti botanici e giardini di delizia. Antichi saperi e nuove pratiche per la diffusione della cultura scientifica".

I campioni di erbario, grazie alle piante raccolte e identificate, saranno conservati negli spazi di una sezione di botanica che verrà realizzata all’interno della Villa Reale di Monza, in modo permanente per la fruizione pubblica, e in copia presso il Museo di Storia Naturale di Milano. L’iniziativa è avallata dal direttore del Consorzio Villa Reale e Parco Giuseppe Distefano: "I risultati ottenuti dalle due ricercatrici verranno poi messi a confronto con gli erbari ottocenteschi della Villa Reale conservati al Museo di Storia Naturale di Milano, per una comparazione storica delle raccolte stesse, grazie anche a un accordo di valorizzazione delle reciproche collezioni sottoscritto con il Comune di Milano e Palazzo Reale". Anche il direttore dell’Area Mostre e Musei Scientifici del Comune di Milano, Domenico Piraina conferma l’importanza della collaborazione tra Villa Reale e Museo di Storia Naturale di Milano. Il progetto è coordinato da Enrico Banfi, già direttore del Museo di Storia Naturale di Milano. Grazie a un accordo di collaborazione con l’Università di Milano Bicocca (Dipartimento Scienze dell’Ambiente e della Terra) e il Consorzio Villa e Parco di Monza, i campioni saranno digitalizzati in alta risoluzione dall’Università di Milano-Bicocca, sotto il coordinamento del professor Rodolfo Gentili: "L’erbario contemporaneo, se comparato con erbari storici di oltre due secoli fa, potrà fornire informazioni fondamentali per tracciare i cambiamenti ambientali intercorsi in questo periodo di intenso cambiamento globale. Potrà offrire informazioni sugli effetti a lungo termine sulle piante di almeno quattro fattori di cambiamento: inquinamento, habitat, clima e specie invasive".

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