Assalto ai capitreno sull’Intercity: calci, pugni e sassate a Rogoredo

Le vittime: erano sei nordafricani senza biglietto. Indaga la Polfer

La stazione di Rogoredo

La stazione di Rogoredo

Milano, 23 gennaio 2018 - Le informazioni non sono ancora precise. E la ricostruzione tutt’altro che definita, anche perché la denuncia è stata presentata soltanto parecchie ore dopo i fatti. Di certo si sa che domenica pomeriggio c’è stata un’aggressione ai danni di due capitreno, un uomo e una donna, che viaggiavano a bordo dell’Intercity 675 partito dalla Stazione Centrale con capolinea Ventimiglia.

L’assalto sarebbe andato in scena all’altezza dello scalo di Rogoredo, quando sei giovani, tutti di origine nordafricana, si sarebbero scagliati contro i ferrovieri. Il motivo del raid: al controllo sono tutti risultati senza biglietto e sprovvisti di documenti. Le vittime sarebbero state prese a sputi, calci e pugni. A un certo punto, il gruppo avrebbe pure iniziato a lanciare sassi, prendendo di mira anche i passeggeri del convoglio. È stato in quel momento che i dipendenti di Trenitalia, evidentemente preoccupati per la loro incolumità e per quella dei viaggiatori, hanno deciso di far ripartire il mezzo. Solo quando sono arrivati a destinazione, in Liguria, i due si sono fatti medicare e hanno sporto denuncia.

Sul caso sta indagando la Polfer: stando a quanto risulta, alcuni dei sospettati sono già stati identificati dagli investigatori; al setaccio le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza per avere un quadro il più possibile chiaro della dinamica. L’ennesimo episodio di violenza sui treni ha fatto subito divampare la polemica politica, con commenti allarmati e richieste di maggior sicurezza da parte di diversi esponenti del centrodestra. «Andare sui mezzi pubblici è diventato un pericolo – va all’attacco il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante –. Chiediamo al prefetto un intervento immediato per riportare la sicurezza a Milano». Gli fa eco la consigliera comunale azzurra Silvia Sardone: «Sempre più immigrati senza biglietto usano la violenza contro i controllori, ormai sta diventando una prassi. È l’ennesimo danno che deriva dalle politiche del centrosinistra sull’immigrazione: queste persone si sentono impunite e in effetti è cosi». Chiude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato: «È evidente che di fronte a tutte queste aggressioni ci vogliono militari nelle stazioni sia delle Ferrovie dello Stato sia in quelle di Trenord che servano come deterrente per dissuadere gli eventuali malintenzionati».

 

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