
Gli agenti di due commissariati hanno incastrato il truffatore
Milano - Appena annusato il pericolo, se n’era andato a Fuerteventura nelle isole Canarie, quelle dell’eterna primavera. Ma da lì continuava ad affittare i suoi appartamenti sparsi per Milano riscuotendo anticipi di affitto e interessanti cauzioni. Un metodo perfezionato con l’esperienza, perché prima di rifugiarsi in Spagna, quando ancora viveva in città, andava anche di persona a far vedere uno degli appartamenti ai possibili affittuari. Unico particolare trascurabile, almeno per lui, è che tutte quelle case, in realtà, non erano sue. Per due anni insomma, tra il 2019 e il 2020, il 44enne milanese Luigi Piromalli ha vissuto serenamente nel piccolo paradiso spagnolo incassando da remoto acconti, anche da 1200 euro in una sola tranche, per l’affitto soprattutto a studenti fuorisede di appartamenti in pieno centro, da via Monti a via Col di Lana, da via Scaldasole a Ripa di Porta Ticinese, di cui in realtà non aveva la disponibilità.
Quello che il presunto truffatore non aveva messo nel conto, nonostante avesse intuito di dover tagliare la corda, è che gli investigatori dei commissariati Porta Genova e Garibaldi Venezia sarebbero arrivati a lui così presto. Anche se, per la verità, nelle trattative con i possibili inquilini Piromalli ha sempre utilizzato il suo vero nome e cognome, forse sentendosi un po’ troppo sicuro o forse contando sul fatto che quelle generalità, in effetti, fossero tutt’altro che rare. Comunque sia, l ’uomo è stato arrestato per le truffe in serie appena rientrato in Italia. Altra mossa piuttosto sorprendente da parte di un truffatore, ma che in ogni caso Piromalli ha inavvertitamente compiuto a fine aprile. Nei giorni scorsi il pm Cristian Barilli ha firmato la richiesta di giudizio immediato per mandarlo direttamente in tribunale saltando l’udienza preliminare, modalità che la Procura può utilizzare quando la prova contro l’imputato appaia certa.
Stando alle indagini, l’improbabile proprietario immobiliare (interrogato nei giorni scorsi ha confessato) avrebbe piazzato almeno 35 falsi annunci di affitti di case, riuscendo ad incassare in una ventina di casi acconti per cifre che andavano dai 200 fino a più di mille euro, facendosi pagare a volte anche tre mensilità in anticipo. Peccato, poi, che chi versava i soldi sui conti on line aperti dal 44enne non riuscisse poi ad entrare in quegli appartamenti che non erano certo di Piromalli, che infatti “postava“ foto e caratteristiche fasulle nelle descrizioni degli immobili sul web. Uno stratagemma che funzionava, portato avanti almeno fino all’estate dello scorso anno.
Rientrato in Italia per rifare il suo documento di identità, il 22 aprile scorso Piromalli è stato bloccato alla stazione Centrale ed è finito in carcere su ordinanza del tribunale del riesame (dopo che il gip si era limitato a infliggergli un obbligo di dimora) ma poco prima che la Procura formulasse un mandato d’arresto europeo a suo carico. Ora la richiesta di giudizio immediato.