
di Alessandra Zanardi
"Addio Sabry, con quella tua risata travolgente. Ci hai lasciato dei ricordi bellissimi". In centinaia ieri mattina hanno dato l’addio a Sabrina Franco, la 38enne di San Donato morta tre settimane fa in seguito a un incidente stradale sulla Paullese, dove la sua auto – una Opel Corsa sulla quale viaggiava anche la madre 65enne, rimasta a sua volta ferita nell’impatto – è stata travolta da una Passat che ha “bruciato” un semaforo rosso. A bordo della Wolkswagen tre marocchini, che dopo lo scontro hanno cercato di fuggire e sono stati fermati dalla polizia locale: il conducente è stato arrestato, mentre i due connazionali sono stati denunciati per omissione di soccorso.
Una vicenda che ha lasciato sgomenta l’intera San Donato, dove in tanti, compreso il sindaco Andrea Checchi, hanno deciso di partecipare, alle 10 nella chiesa di Santa Barbara, all’ultimo saluto alla giovane. Tra i presenti tanti abitanti di via Angelo Moro, dove Sabrina abitava, ma anche persone che, pur non conoscendo direttamente la 38enne, sono rimaste colpite dall’accaduto. Così la comunità locale si è stretta attorno a papà Luigi e mamma Rosi che, pur in carrozzella perché ancora provata dalle ferite riportate nell’incidente, ha voluto partecipare al funerale di quell’unica figlia, scomparsa in un modo tanto drammatico, improvviso e prematuro. Il calore della chiesa, gremita, è arrivato anche a Stefano, il fidanzato col quale la 38enne stava per andare a convivere.
"Nonostante la tristezza e le difficoltà, cerchiamo di guardare al domani, di essere solidali e pronti all’aiuto perché il dolore dei familiari di Sabrina è anche il nostro", ha detto don Mario Zaninelli nell’omelia. Il parroco di Santa Barbara ha invitato a raccogliersi "nel silenzio e nella contemplazione dei ricordi, per dare significato all’amore e all’amicizia che sono la cifra di chi cerca di costruire qualcosa insieme". Il religioso ha inviato inoltre a riscoprire il significato di comunità intesa come "stringersi attorno a chi soffre. Così la nostra preghiera può diventare corale".
Allegria e voglia di vivere. Con queste parole, nei messaggi pronunciati al termine della funzione, Sabrina è stata descritta da chi la conosceva. "Eri un sole splendente, un sorriso perenne. La tua bellezza, dentro e fuori: è questo che ci resterà".