MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, addio Carrefour in Chiesa Rossa: "Al suo posto una Casa di comunità"

Il Municipio 5 spinge per collocare un presidio sanitario nell’immobile Aler. Ma spunta anche l’ipotesi Lidl

Addio Carrefour in Chiesa Rossa: "Al suo posto una Casa di comunità"

Addio Carrefour in Chiesa Rossa: "Al suo posto una Casa di comunità"

Addio a Carrefour e Aumai in via dei Missaglia angolo via Boifava. Ma qualcosa si muove per l’immobile Aler che potrebbe rimanere vuoto a breve. Il presidente del Municipio 5 Natale Carapellese, a margine del Consiglio comunale che ieri pomeriggio si è svolto nella sede del “parlamentino“ di viale Tibaldi, svela che "sono in corso interlocuzioni con Aler e Asst per potenziare la presenza dei presidi sanitari territoriali". In quest’ottica il Municipio 5 sta lavorando per provare a collocare nell’immobile nel quartiere Chiesa Rossa una Casa di Comunità, cioè un nuovo poliambulatorio per la zona sud della città.

Meglio non dare nulla per scontato, però. Quella della Casa di Comunità per ora è un’ipotesi: il nodo da sciogliere riguarda i fondi per realizzarla. Quelli già previsti dal Pnrr puntavano a costruire il nuovo presidio sanitario territoriale in via Ghini, ma la bonifica dei terreni rende l’iter più lungo del previsto e i fondi del Pnrr vanno spesi entro e non oltre il 2026. Da qui l’ipotesi di collocare la Casa di Comunità dove per ora ci sono il supermercato Carrefour e il megastore cinese Aumai. Carrefour ha già disdetto il contratto di locazione con il proprietario dell’immobile, Aler. Aumai, che era in subaffitto da parte di Carrefour, vorrebbe rimanere ma non è titolare della locazione, quindi dovrà lasciare la struttura.

Attenzione, però. Perché voci del quartiere raccontano che c’è anche un’altra ipotesi sul futuro dell’immobile: il supermercato Lidl attualmente in via Chiesa Rossa 43, lungo il Naviglio Pavese, potrebbe traslocare proprio nella proprietà Aler in via dei Missaglia angolo via Boifava. Il condizionale, anche in questo caso, per ora è d’obbligo. Determinante per sbloccare la situazione resta il progetto di ristrutturazione della Torre che sta sopra l’immobile con i due supermercati. Un palazzo degradato che necessita di lavori urgenti. La Regione ha già stanziato 15 milioni di euro, ma il Comune non ha ancora completato il passaggio del diritto di superficie dell’area all’Aler, passaggio burocratico necessario per avviare il restyling del palazzo e dell’intero immobile ora adibito a supermercato ma in prospettiva nuova sede di Casa di Comunità. A quanto si apprende, Aler ha già una proposta da un partner privato per un intervento di riqualificazione della torre.

Durante il Consiglio comunale nel Municipio 5, intanto, Carapellese, d’accordo con la maggioranza e l’opposizione nel parlamentino, ha sollevato anche altri temi, rivolgendosi ai consiglieri comunali e all’assessora alla Partecipate Gaia Romani, presente in aula. Dalla nuova linea M6 del metrò ("a circa due anni dall’annuncio dello studio di fattibilità, vogliamo essere coinvolti come Municipio nel percorso di definizione del possibile tracciato definitivo e ottimale") al progetto di una nuova Ricicleria in via Lampedusa ("è tutto fermo al palo, chiediamo tempi certi alla Giunta") fino all’attesa riqualificazione del Teatro Ringhiera di via Boifava, chiuso dal 2017 ("ci auguriamo che entro marzo parta la gara d’appalto per i lavori"). Durante la seduta del Consiglio, un gruppo di cittadini ha esposto questo striscione polemico: "Teatro Ringhiera chiuso dal 2017. Aperto nel ?". Punto di domanda, già. La presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, infine, spiega: "Questa è la terza seduta del Consiglio nei Municipi, dopo il 3 e il 6. L’obiettivo è quello di incontrare e ascoltare gli eletti nelle assemblee municipali per avere da loro spunti utili al nostro lavoro di proposta e indirizzo nei confronti del Comune".

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