Old Fashion chiuso, il gestore: "Telecamere e metal detector: che posso fare di più?"

Sigilli per un mese dopo l'accoltellamento di Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura e Stefano

Polizia sul luogo dell'aggressione a Niccolò Bettarini

Polizia sul luogo dell'aggressione a Niccolò Bettarini

Milano, 3 luglio 2018 - «Abbiamo metal detector e telecamere. Siamo stati i primi ad attivare controlli serrati dopo i fatti del Bataclan. Facciamo di tutto per garantire sicurezza». Lo dice con l’amaro in bocca Roberto Cominardi, gestore dell’Old Fashion di Milano e presidente provinciale Silb (Associazione italiana locali da ballo), commentando la doccia fredda della licenza sospesa per trenta giorni al suo locale, al centro delle cronache da domenica mattina dopo la rissa culminata con l’accoltellamento di Niccolò Bettarini, diciannovenne, figlio del calciatore Stefano e della conduttrice televisiva Simona Ventura. Un’aggressione brutale con 11 fendenti avvenuta all’esterno della discoteca. «È emerso un quadro molto allarmante che denota come la discoteca in questione costituisca fonte di pericolo per la sicurezza pubblica», si legge in una nota della Questura, che sottolinea «la particolare efferatezza» dell’aggressione. Ieri in serata, il cartello con la scritta ‘Chiuso su disposizione del questore’ era in bella vista. 

Che ne pensa della misura? «Prenderò visione del provvedimento e analizzerò bene le motivazioni prima di valutare il da farsi. Per motivi ‘eccezionali’ si può arrivare alla sospensione della licenza per trenta giorni. Vorrei capire quali sono. Ricordo che l’aggressione non è avvenuta all’interno del locale ma a distanza di centinaia di metri. E siamo stati noi, non appena ce ne siamo accorti, a chiamare le forze dell’ordine».

In base a una prima indagine, un primo screzio era però stato all’interno della discoteca. E a quanto pare era intervenuto un addetto alla sicurezza. Come mai non è stata chiamata subito la polizia? «Stiamo ancora valutando, è tutto da vedere e non vorrei esprimermi adesso». 

Altra questione: il coltello con cui Bettarini è stato colpito. Nessuno l’ha visto? «Di sicuro, nel locale non è entrato nessuno con un’arma, perché ci sono controlli rigorosi con metal detector. Di conseguenza, o l’aggressore non è entrato nella discoteca oppure si è procurato il coltello una volta uscito. Siamo stati i primi ad attivare i controlli, dopo i fatti del Bataclan. Se un avventore esce, per poi rientrare durante la serata, viene sottoposto nuovamente al rilevatore dei metalli, da personale autorizzato dalla Prefettura. In più abbiamo posizionato 33 telecamere, di cui 5 esterne, in modo che tutti sappiano di essere ripresi e che, in caso di disordini, la verità può essere accertata nel giro di pochi minuti».

Altre misure di sicurezza? «Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con la Prefettura, impegnandoci a seguire buone prassi per la gestione dei locali. A pieno regime, l’Old Fashion arriva a ospitare 1.500 persone: la sicurezza per noi è la priorità».  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro