
di Alessandra Zanardi
Nel Comune più popoloso del Sud Milano, 40mila abitanti e 27mila 693 aventi diritto al voto distribuiti su 39 seggi, sono quattro i candidati in corsa per la carica di sindaco. Il primo cittadino uscente Marco Segala tenta il bis col sostegno di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Viviamo San Giuliano; a sfidarlo Giorgio Salvo con la cordata "Uniti e Solidali" composta da Cinque Stelle-Pd-Sinistra Ecologica, Solidale e Partecipata. Gli altri candidati sono Paolo Rausa con Fare Comunità e Gino Marchitelli per Rifondazione Comunista.
Uno sguardo ai programmi. Segala, 33 anni, ingegnere gestionale che nel 2016 è riuscito a cambiare il colore politico della città dopo 70 anni di centro-sinistra, punta a rilanciare il patrimonio pubblico, una volta chiuso il concordato fallimentare che consentirà al Comune di rientrare in possesso degli immobili (case, scuole e impianti sportivi) ancora intestati a Genia, la municipalizzata andata in fallimento. L’obiettivo è, in particolare, la riapertura del cinema-teatro Ariston. "Contiamo di realizzare un polo dello sport, con piscina coperta e scoperta, attraverso una partnership pubblicoprivato - aggiunge - e di consolidare tutti i servizi di prossimità, a partire dalla medicina territoriale". In agenda anche la creazione di una scuola dell’infanzia a Sesto Ulteriano e "investimenti a 360 gradi sulla città, dalla videosorveglianza alle manutenzioni".
Il già due volte candidato sindaco Giorgio Salvo, 30 anni, è la figura attraverso la quale si è deciso di sperimentare l’alleanza tra Cinque Stelle e Partito Democratico. La coalizione punta a un’inversione di tendenza rispetto "a un’urbanizzazione troppo spinta - dice il candidato -: non si può continuare a realizzare case, se poi mancano i servizi. Oggi, ad esempio, San Giuliano è in sofferenza sugli asili-nido". In programma ci sono anche una revisione generale dei servizi alla persona, a partire dalle tariffe legate alle fasce Isee, e l’ambizioso progetto di realizzare le stazioni ferroviarie di Zivido e Sesto Ulteriano-Poasco, in aggiunta alle due già esistenti di Borgolombardo e San Giuliano-centro. Con la lista Fare Comunità, Paolo Rausa, 70 anni, ex insegnante di lettere, vorrebbe portare la metropolitana a San Giuliano attraverso il prolungamento della linea che ora ferma a San Donato. "Puntiamo a ottenere un nuovo ufficio postale (quello attuale è sottodimensionato rispetto alle esigenze della città) e un nuovo distretto sanitario, con la creazione di una casa della comunità". Tra gli obiettivi anche l’istituzione del bilancio partecipato e l’obbligo di ricorrere a referendum popolari quando si fanno scelte importanti per la città. Anche Gino Marchitelli, 62 anni, scrittore, punta sulla sanità, col rilancio e l’ampliamento del presidio di via Cavour.
Il progetto più originale è la creazione di un impianto fotovoltaico a ridosso della linea dell’alta velocità, "lungo il lato di Viboldone, perfettamente esposto ai raggi solari - entra nel dettaglio -, dov’è possibile istallare, senza distruzione di suolo, un campo di non meno di 4 megawatt. Con questa enorme quantità di energia sarebbe possibile alimentare tutti gli edifici comunali, ma anche alleggerire le famiglie in difficoltà dal pagamento delle bollette". L’impianto coprirebbe anche l’area di Viboldone, "dove si potrebbe realizzare un polo culturale".