Milano, 40 milioni per 2mila alloggi: ma Aler ne ha sistemati solo 900. L'inchiesta

Tanto ha ricevuto l’Azienda dell’edilizia pubblica negli ultimi 9 anni. Ma si è fermata al 44,7% dell’obiettivo

Case popolari Aler

Case popolari Aler

Milano, 16 luglio 2022 - Sono numeri che parlano da soli, quelli riepilogati dal Consiglio sindacale di Aler Milano nella relazione al Bilancio consuntivo 2021 della stessa azienda lombarda dell’edilizia pubblica. Il riferimento è, in particolare, ai numeri relativi agli alloggi che si prevedeva di risistemare perché fossero poi immessi nel circuito delle assegnazioni e quelli che sono stati effettivamente risistemati. Tra le previsioni e i risultati il contrasto balza all’occhio. Così come balza all’occhio che alcuni “Contratti di quartiere“ non sono ancora conclusi nonostante siano stati varati 16 anni fa. Quanto agli alloggi da ristrutturare, la tabella riportata a pagina 16 della relazione riepiloga quanto accaduto negli ultimi 9 anni, per l’esattezza da maggio 2012 al 31 dicembre 2021. Da allora ad oggi Aler Milano avrebbe dovuto recuperare 2010 appartamenti. E per raggiungere l’obiettivo ha ricevuto dallo Stato e dalla Regione finanziamenti pari a 40,3 milioni di euro, senza contare i 26mila euro scarsi stanziati dalla stessa Aler.

Al 31 dicembre 2021, però, gli alloggi effettivamente recuperati erano 900: meno della metà di quelli previsti. L’obiettivo è stato raggiunto solo al 44,7%. Nel dettaglio, i primi due finanziamenti presi in considerazione sono quelli alla base delle due delibere regionali del 23 maggio 2012, una relativa al quartiere Mazzini e l’altra al quartiere Lorenteggio. Nel primo caso si prevedeva di recuperare 140 case, nel secondo 150, per un totale di 290. All’alba del 2022 – quindi a distanza di 9 anni – la missione non risultava ancora conclusa: le case risistemate ammontavano, infatti, a 256. Decisamente peggio è andata con la delibera di Giunta regionale che a dicembre del 2019 aveva dato il via al recupero di 300 alloggi, grazie ad un finanziamento di 6 milioni di euro. Nove anni più tardi, la conta degli alloggi ultimati si è fermata a 29, stando alla tabella riportata nella relazione del Collegio sindacali.

Sorti altalenanti hanno avuto le varie delibere e i relativi fondi. Sempre nel 2019 ce n’è stata una seconda, con un finanziamento e un obiettivo ridotti di un terzo rispetto a quella appena citata: 100 alloggi da recuperare con 2 milioni. Al 31 dicembre 2021 ne risultavano recuperati 83. Ed una terza, relativa agli alloggi nei quali ospitare provvisoriamente chi si trovi in uno stato di estrema urgenza ed estrema fragilità: sui 150 previsti ne sono stati rifatti 120. Avanti con la maxidelibera da 20 milioni di euro approvata a novembre del 2020 – quindi in piena emergenza pandemica – per la ristrutturazione di 910 appartamenti. All’inizio del 2022 quelli risistemati erano 262. Infine la delibera del febbraio 2021: 3,9 milioni di euro per recuperare 260 appartamenti. All’appello ne mancano ancora 110. Il totale è quello già riferito: in 9 anni Aler Milano ha avuto 40,3 milioni per rimettere a nuovo 2010 alloggi ma si è fermata a 900.

Stesso copione per i Contratti di quartiere Due, presi in considerazione dal Collegio sindacale alle pagine 13, 14 e 15 della relazione, e risalenti al triennio 2004-2006. A distanza di 16 anni non risultano ancora conclusi tutti gli interventi contemplati nei Contratti dei quartieri Molise-Calvairate (qui ci sono opere che dovranno essere nuovamente appaltate per "inadempienze dell’azienda aggiudicataria"), Gratosoglio (manca "la riqualificazione paesaggistica di via Baroni"), Mazzini (in stand by il recupero dello stabile di via Comacchio 4, per il quale è stato approvato l’affidamento ad una nuova impresa). Del tutto analoga la sorte degli Accordi di programma dei quartieri Spaventa e Stadera. Nel primo caso si specifica che i lavori finiranno nel mese in corso, nel secondo a novembre del 2022. Sarà davvero l’anno buono?

mail giambattista.anastasio@ilgiorno.net

 

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