NICOLA PALMA
Cronaca

Celebrazioni del 25 aprile, scattano i divieti

Allerta per le "controcelebrazioni" dei neofascisti e per le contestazioni alla Brigata ebraica

Contestazioni alla Brigata ebraica a una recente manifestazione del 25 aprile

Contestazioni alla Brigata ebraica a una recente manifestazione del 25 aprile

Milano, 22 aprile 2018 - Il 2017 è stato un anno spartiacque. «Era importante un cambio di rotta: abbiamo bloccato quella che era una vera parata paramilitare in un luogo di preghiera», disse il prefetto Luciana Lamorgese la sera del 25 aprile di un anno fa, a commemorazioni e corteo ormai in archivio.

Il riferimento era ai divieti imposti ai militanti di estrema destra in pellegrinaggio al Campo X del Cimitero Maggiore, contromanifestazione in risposta a quella organizzata dall’Anpi al Campo della Gloria nel giorno della Festa della Liberazione: niente vessilli né bandiere, tantomeno marce all’interno del Musocco e saluti romani. Quattro giorni dopo, i militanti di Lealtà Azione e CasaPound si fecero comunque beffe di quei paletti, sfilando in mille tra i vialetti del camposanto e chiudendo la cerimonia con il braccio destro teso davanti alle tombe dei repubblichini: la Digos ne denunciò dieci, compreso il leader delle tartarughe nere Gianluca Iannone, per manifestazione fascista, ma nell’agosto successivo il pm Piero Basilone chiese di archiviare tutto.

A dodici mesi di distanza da quei fatti, l’approccio di Palazzo Diotti non è affatto cambiato. E il messaggio è sempre lo stesso: non si può trasformare un luogo di raccoglimento e preghiera in un’arena dove esibire simboli politici. Nei giorni scorsi, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha infatti confermato per intero lo schema del 2017: dalle prescrizioni per chi si ritroverà al Musocco al dispositivo di sicurezza. Partiamo dagli eventi annunciati. Si parte domani alle 10 al Campo della Gloria: 100 ragazzi di medie e superiori leggeranno testimonianze e stralci delle lettere dei condannati a morte. E arriviamo a mercoledì. Alle 10.30, l’Anpi di Zona 8 ha dato appuntamento ancora al Campo della Gloria per l’iniziativa «Porta un fiore al partigiano». Cosa faranno i neofascisti? L’anno scorso si radunarono alla spicciolata, salvo poi, come detto, ripresentarsi il 29 aprile lontani da occhi indiscreti. Al momento, i movimenti di estrema destra non hanno comunicato nulla di ufficiale, se non il tradizionale appuntamento domenica 29 per commemorare Sergio Ramelli, Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi in viale Argonne.

Al pomeriggio è in programma la manifestazione nazionale del 25 aprile: sul palco di piazza Duomo, dalle 15.30, parleranno il sindaco Giuseppe Sala, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il presidente di Libera don Luigi Ciotti e la presidente nazionale dell’Anpi, Carla Nespolo; sarà anche trasmessa una video-intervista alla senatrice a vita Liliana Segre. Gli organizzatori hanno pure lanciato un appello per evitare l’ormai consueta contestazione alla Brigata Ebraica, inscenata negli scorsi anni in piazza San Babila da gruppi antagonisti. «Aanche questa è una forma di antisemitismo – ha sottolineato il presidente dell’Anpi provinciale Roberto Cenati –. Tutti noi invece dobbiamo essere grati ai 5.000 soldati della Brigata Ebraica, che si sono resi protagonisti di azioni decisive per la Liberazione». Un appello che con ogni probabilità non basterà: il Fronte Palestina ha già annunciato un presidio di protesta quel giorno al solito posto, all’angolo con corso Matteotti, «contro la presenza sionista».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro