MONICA GUERCI
Cosa Fare

Mostre e musei aperti a Milano il 31 dicembre, l’1 e il 6 gennaio 2024

Dall’ultimo giorno dell’anno alla Befana sono aperte al pubblico diverse esposizioni temporanee e permanenti, a partire dalla Pinacoteca di Brera. Ecco una guida a cosa vedere

Suzanne Jackson, la mostra a Milano

Suzanne Jackson, la mostra a Milano

Milano, 29 dicembre 2023 – Durante il periodo delle festività i Musei civici di Milano sono aperti, con chiusura solo a Capodanno, sarà invece aperta il 1° e il 6 gennaio la Pinacoteca di Brera. Aperte saranno anche le mostre di Palazzo Reale, PAC, MUDEC, Fabbrica del Vapore e la mostra natalizia di Palazzo Marino. Non chiude mai la Casa della Memoria con le iniziative di "Cantierememoria". E ancora, mostre d’arte contemporanea all’Hangar Bicocca, a Fondazione Prada, al Gam

Pinacoteca di Brera

Per cominciare l’anno nel segno dell’arte l’occasione si offre alla Pinacoteca di Brera che lunedì 1° gennaio 2024 sarà aperta dalle 10.00 alle 17.00. In questo periodo, inoltre, è in corso il Dodicesimo Dialogo “Prospero Fontana. La Vergine assunta e santi: restauro e riscoperta”: la grande pala Vergine assunta e santi di Prospero Fontana, appena restaurata, dialoga in sala XVIII con un altro dipinto dell’artista proveniente dalla Quadreria di Palazzo Magnani a Bologna e con la riproduzione di un disegno degli Uffizi. Inoltre, lungo il percorso, potrete assistere a “chiacchierate speciali” tra opere della Pinacoteca e ospiti "dialoganti": la Femme au violon di Henri Matisse, proveniente dal Musée de L’Orangerie di Parigi, esposta accanto al Ritratto di Marta Bonnard di Pierre Bonnard, e la Dama con il Ventaglio (1873) di Domenico Morelli dalla collezione Intesa Sanpaolo delle Gallerie d’Italia di Napoli, accostata al Ritratto di Laura da Pola (1543 – 1544) di Lorenzo Lotto. Orari: lunedì 1° gennaio 2024 la Pinacoteca di Brera sarà aperta dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 15.30), con prenotazione obbligatoria su brerabooking.org. Aperta anche il 6 gennaio dalle 8.30 alle 19.20 (ultimo ingresso ore 18.00).

Pinacoteca di Brera, via Brera 28, Milano - prenotazione obbligatoria su brerabooking.org

Museo del Cenacolo Vinciano

Durante le festività il museo resterà aperto regolarmente dal martedì alla domenica, dalle 8.15 alle 19.00 (con ultimo ingresso alle 18.45). Resterà chiuso invece il 1° gennaio 2024. I biglietti gratuiti per domenica 7 gennaio 2024, prima domenica del mese, saranno resi disponibili sulla piattaforma di acquisto online a partire da mercoledì 3 gennaio alle ore 12.00. A partire dal 2 gennaio, inoltre, il Museo del Cenacolo Vinciano amplierà in alcune fasce orarie il numero di visitatori ammessi quotidianamente all’interno del refettorio e degli spazi museali. I biglietti aggiuntivi saranno resi disponili di settimana in settimana solo online sulla piattaforma di acquisto e solo per visitatori singoli, a partire da mercoledì 27 dicembre 2023 alle ore 12.00.

Convento della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Piazza Santa Maria delle Grazie 2, Milano – cenacolovinciano.vivaticket.it

Le vie dell’acqua a Mediolanum

La mostra ripercorre lo stretto rapporto tra la vita urbana e l’acqua in epoca romana. Partendo da Milano, il cui legame con l’acqua ne determinò la fioritura e la prosperità nel corso dei secoli, l’esposizione illustra i tanti usi di questa risorsa, dal sistema difensivo, alle imponenti terme erculee, alle produzioni artigianali. Le tracce del passato si rivelano illuminanti nel restituirci l’immagine di un’umanità in stretta relazione con l’acqua: non solo bene da sfruttare, ma elemento imprescindibile dell’immaginario. In mostra 300 reperti in gran parte inediti, rappresentati da oggetti d’uso quotidiano e di pregio, quali sculture, gioielli, affreschi, è accompagnata da un ricco apparato grafico e fotografico, che illustra le progressive trasformazioni della città condotte parallelamente a continue opere volte all’amministrazione delle risorse idriche. Il percorso collega la città antica e la metropoli moderna, evidenziando come l’accorta gestione delle risorse idriche e il loro sfruttamento per le attività produttive e i commerci abbiano accompagnato e determinato lo sviluppo di Milano dalle sue origini (V secolo a.C.) sino ad oggi. Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 1° gennaio 2024, 1° maggio.

Civico Museo Archeologico, Corso Magenta 15 Milano, www.museoarcheologicomilano.it

Suzanne Jackson

Prorogata fino al 14 gennaio “Somethings in the World”, una mostra personale di Suzanne Jackson, a cura di Bruna Roccasalva. La mostra temporanea, la prima dedicata all’artista da un’istituzione europea, offre uno sguardo sulla ricerca che Suzanne Jackson porta avanti da più di cinquant’anni attraverso un percorso che ne ricostruisce i momenti fondamentali. Suzanne Jackson è un’artista americana la cui pratica abbraccia un campo d’indagine ampio che esplora le potenzialità della pittura e si nutre di esperienze nella danza, nel teatro, nella poesia. La produzione iniziale di matrice pittorica e figurativa, popolata di personaggi, animali, simboli ancestrali e riferimenti alla natura, si evolve negli anni approssimandosi progressivamente all’astrazione, fino ad approdare all’elaborazione di un vocabolario molto personale in cui la pittura assume una dimensione scultorea e ambientale. Dai dipinti onirici degli anni Settanta alle sperimentazioni radicali delle più recenti “anti-canvas”, che arrivano a liberarsi dalla necessità di un supporto per diventare puro colore, la mostra restituisce la complessità e l’evoluzione di una ricerca che ha sfidato e spinto i limiti della pittura verso scenari inaspettati. La mostra, quinta dell’edizione del programma Furla Series, Fondazione Furla e Gam, è inclusa nel percorso museale della Galleria d'Arte Moderna e non richiede il pagamento di un sovrapprezzo. Orari: da martedì a domenica: h. 10.00 – 17.30 (ultimo accesso un'ora prima dell'orario di chiusura). Lunedì chiuso. Giorni di chiusura: 1° gennaio, Lunedì di Pasqua e 1° maggio.

GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano - via Palestro 16, Milano. www.fondazionefurla.org

Ron Mueck

Triennale Milano in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain, ospita la prima personale italiana dell’artista australiano Ron Mueck, scultore iperrealista famoso per le sue installazioni rappresentanti la figura umana "fuori scala", gigantesche o minuscole. Il percorso espositivo si compone di sei sculture e comprende la monumentale installazione Mass (2017, proveniente dalla National Gallery of Victoria, Melbourne), esposta per la prima volta fuori dall’Australia in occasione di questo progetto che illustra gli sviluppi più recenti della pratica artistica di Mueck, insieme a lavori iconici realizzati nel corso della sua carriera. In mostra anche due film del fotografo e regista francese Gautier Deblonde. L’opera di Ron Mueck (Melbourne, 1958; dal 1986 vive e lavora nel Regno Unito) evoca temi universali e ha rinnovato profondamente la scultura figurativa contemporanea. Per scolpire i suoi prodigiosi e realistici personaggi, sempre di dimensioni sorprendenti, impiega mesi, a volte anni. Orari durante le feste: aperti al pubblico dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 20.00. Chiusura il 31 dicembre, aperto l’1 gennaio dalle 14.00–20.00.

Triennale Milano, viale Alemagna 6, Milano - triennale.org

El Greco, Gabriele Basilico, Goya, Morandi, Nelson

Per le festività a Palazzo Reale è possibile vedere la mostra di El Greco (fino all’11 febbraio), per la prima volta a Milano una grande esposizione dedicata a Doménikos Theotokópoulos, universalmente noto come El Greco, uno dei più famosi pittori della fine ‘500 – inizio ‘600. Il percorso dell’esposizione a Palazzo Reale ci porta attraverso un labirinto, metafora della storia di vita e formazione dell’artista, che visse muovendosi tra le principali città del mediterraneo e si lasciò plasmare dall’arte di tutti i più grandi maestri: Michelangelo, Parmigianino, Correggio, Tiziano, Tintoretto. Tra le oltre 40 opere in mostra ci sono capolavori noti come il Laocoonte della National Gallery di Washington e il Ritratto di Jeronimo De Cevallos del Museo del Prado, oltre ad opere provenienti da istituzioni ecclesiastiche che per la prima volta arrivano in Italia. Non è tutto. Sempre a Palazzo Reale sarà possibile vedere altre tre mostre: Gabriele Basilico “Le mie città”, Goya “La ribellione della ragione”, Morandi 1890-1964, Jimmy Nelson. Humanity. Questi gli orari durante le feste: domenica 31 dicembre 2023 (ultimo giorno dell’anno) dalle 10.00 - 14.30, lunedì 1 gennaio 2024 (primo giorno dell’anno) dalle 14.30 - 19.30, sabato 6 gennaio ’24 (Epifania) dalle 10.00 - 19.30.

Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano – www.palazzorealemilano.it 

Vincent van Gogh. Pittore colto

Al Mudec la mostra “Vincent Van Gogh. Pittore colto”, racconta attraverso 90 opere aspetti forse ancora poco noti dell’artista. Van Gogh fu il pittore che tutti conosciamo, ma anche un intellettuale. La mostra ne racconta questo lato: tra amore per i libri e quello per il Giappone. Tra i capolavori Paesaggio con covoni e luna che sorge, Moulin de la Galette e Il burrone, dipinto quando l’artista era internato all’ospedale di Saint-Rémy. Accanto alle opere provenienti dal Museo Kröller-Müller di Otterlo, Paesi Bassi, si possono osservare libri d’epoca e le riviste d’arte che Van Gogh amava leggere. Orari durante le feste: Domenica 31 dicembre 2023: ore 09:30 – 14:00. Lunedì 1 gennaio 2024, Capodanno: ore 14:30 – 19:30. 

Mudec – Museo delle Culture, via Tortona 56, Milano, fino al 28 gennaio 2024 – www.mudec.it

Il Battesimo di Cristo del Perugino

Sala Alessi a Palazzo Marino ospita “Il Battesimo di Cristo” capolavoro del Perugino, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria fino al 14 gennaio 2024. L’opera è stata realizzata nei primi anni del Cinquecento per essere la tavola maestosa e centrale del polittico della chiesa di Sant’Agostino a Perugia. Grazie ad aggiornati studi storici, tecnici e documentali, e attraverso uno scenografico allestimento in digitale, in Sala Alessi è riprodotta integralmente l’originaria struttura del polittico, regalando ai visitatori non solo la visione del capolavoro di Perugino, ma anche la magia di una ricostruzione animata dell'intero complesso. Come ogni anno la mostra è ad ingresso libero con visite guidate da storici dell’arte, per immergersi completamente nel mondo dell’arte rinascimentale e del Perugino nell’anno di celebrazioni per il Cinquecentenario dalla morte. Gli orari durante le festività: 31 dicembre 2023 dalle ore 9.30 alle 18.00, 1 e 6 gennaio 2024 dalle ore 9.30 alle ore 20.00. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. 

Palazzo Marino, Piazza della Scala 2 – www.comune.milano.it 

Sebastião Salgado

Sette anni per conoscere a fondo i territori e l’anima dell’Amazzonia: questo è il viaggio che Sebastião Salgado ha compiuto, e di cui oggi possiamo godere i frutti nella mostra alla Fabbrica del Vapore. Le 200 foto descrivono la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano, e il sound design creato da Jean-Michel Jarre registrando i suoni reali dell’Amazzonia crea un’atmosfera immersiva. Attirando l’attenzione sulla bellezza incomparabile di questa regione e sulla fragilità del suo ecosistema, Salgado ci invita a riflettere sulla situazione ecologica e sulla relazione che gli uomini hanno oggi con essa. Orari durante le feste: 31 dicembre: 10-14,30 (ultimo ingresso ore 13.30). 1 gennaio: 15-20 (ultimo ingresso ore 19). Aperta tutti i giorni fino al 28 gennaio 2024, lunedì, martedì, mercoledì dalle 10.00 alle 20.00. Giovedì, venerdì, sabato e domenica: 10.00 – 22.

Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Milano, fino al 28 gennaio 2024

Guido Harari 

Alla Fabbrica del Vapore nello spazio ex Messina prosegue la grande mostra antologica dedicata a Guido Harari “Incontri. 50 anni di fotografie e racconti”, con più di 300 fotografie e filmati originali. Nella mostra sarà allestita la “Caverna magica”, un set fotografico dove Guido Harari realizzà dei ritratti (su prenotazione on line), che verranno anche esposti in mostra. Harari realizzerà anche dei “ritratti sospesi” ai milanesi “meno fortunati” nella Casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci” e in altre strutture di assistenza. La mostra ripercorre tutte le fasi della eclettica carriera di Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo. Orari: 31 dicembre 10-14,30 biglietteria 13,30. 1 gennaio 14,30-19,00. 06 gennaio 10,00-19. Fino all’1 aprile 2024

Fabbrica del Vapore, Spazio ex Messina - via Procaccini 4 Milano - mostraguidoharari.it 

Wes Anderson

Il legame tra Fondazione Prada e Wes Anderson dura da anni: nel 2015 infatti il regista ha creato il Bar Luce interno al museo, che ricrea le atmosfere di un caffè della vecchia Milano ispirato alle atmosfere di Miracolo a Milano di De Sica e caratterizzato dai colori tipici dei film cult del regista. Questo legame torna a rafforzarsi in occasione dell’uscita in Italia dell’ultimo film di Anderson, Asteroid City, ambientato nel 1955 in un’immaginaria città americana nel deserto durante un convegno di giovani astronomi e cadetti spaziali, sconvolto da misteriosi eventi che cambieranno il mondo. Nella mostra “Asteroid City: Exhibition” sono esposti una selezione di scenografie originali, oggetti di scena, modellini, costumi e opere d’arte presenti nel film. Un’occasione unica per sentirsi completamente immersi nel fantastico mondo di Wes Anderson. Fino al 7 gennaio 2024 il progetto Wes Anderson – Asteroid City: Exhibition è visitabile negli spazi della galleria Nord con una selezione di scenografie e oggetti di scena presenti nell’ultimo film del regista. Orari durante le feste: 31 dicembre 10:00 - 17:00, 1 gennaio 14:00 - 19:00, 2 gennaio 10:00 - 19:00. Nelle stesse date resterà aperto anche il Bar Luce

Fondazione Prada, Largo Isarco 2 Milano 

Botero. Via Crucis

Sessanta opere tra oli e disegni preparatori per conoscere uno degli aspetti meno conosciuti di Fernando Botero: il suo rapporto con l’eterno e con la religione. “Fernando Botero: Via Crucis”, un vero e proprio testamento spirituale, la prima mostra postuma di uno dei più importanti artisti contemporanei. Fernando Botero è stato uno dei grandi maestri dell’arte contemporanea. Pittore, scultore e disegnatore, le sue inconfondibili figure con volumi “aumentati” sono diventate firma riconosciuta da tutti, anche da chi non si intende di arte. La mostra Via Crucis al Museo della Permanente dal 23 novembre 2023 al 4 febbraio 2024 è la prima esposizione postuma dopo la morte dell’artista, avvenuta il 15 settembre 2023, e per questo appuntamento imperdibile. La serie delle Vie Crucis, con 60 opere tra oli e disegni su carta, svela il rapporto dell’artista con l’eterno e la religione, che gli deriva forse anche dall’infanzia trascorsa tra le immagini devozionali radicate nella cultura della Colombia. La visita ti porterà a riflettere sulla poesia, il dramma e la potenza rappresentati della Passione di Cristo. Orari durante le feste: 31 dicembre orario ridotto dalle 10 alle 14. 6 gennaio, con orario standard dalle 10 alle 18 sabato dalle 10 alle 20. Il 24. Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

Museo della Permanente, via Filippo Turati, 34 Milano, fino al 4 febbraio 2024

James Lee Byars

Pirelli Hangar Bicocca è sempre un luogo affascinante per scoprire i più grandi artisti dell’arte contemporanea. Per queste festività è in corso la mostra dedicata a James Lee Byars, artista americano scomparso nel 1997, che ha influito grandemente sui giovani artisti venuti dopo di lui. L’esposizione è la prima retrospettiva dedicata all’artista in Italia, ed è particolare anche perché organizzata da un amico di Byars, nonché direttore di Hangar Bicocca: Vincente Todolí. Le opere di Byars sono una combinazione di arte concettuale, installazione ed arte performativa, ed utilizzano materiali diversissimi, come cristallo, velluto, seta, carta, film, addirittura foglia d’oro. L’amore per la cultura giapponese ha poi influenzato tutta la sua arte, aggiungendo elementi del teatro Nô e del buddismo Zen, accanto all’arte e alla filosofia occidentale. In corso anche la mostra di Thao Nguyen Phan “Reincarnations of Shadows”. Gli spazi espositivi di Pirelli Hangar Bicocca saranno chiusi domenica 31 dicembre. Aperti da giovedì a domenica, 10.30–20.30 ultimo ingresso ore 19.30. L’ingresso è gratuito.

Pirelli Hangar Bicocca, via Chiese 2 Milano, fino al 18 febbraio 2024

Calculating Empires

Qual è il legame tra l’intelligenza artificiale e il potere? Come sono legati potere e tecnologia dal 1500 a oggi? La mostra "Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power, 1500-2025” ideata da Kate Crawford, una delle massime ricercatrici internazionali sull’intelligenza artificiale, e Vladan Joler, accademico, ricercatore e artista, vuole aiutarci a comprendere il panorama attuale dell’IA interrogandosi su come siamo arrivati fino a qui e su dove potremmo essere diretti. Questi sistemi hanno già dimostrato la loro capacità di concentrare il potere, produrre ‘allucinazioni collettive’ e disinformazione su larga scala, mettendo in discussione la percezione di una realtà condivisa. L’IA generativa ha inoltre un impatto significativo sulle nostre ecologie, necessitando di immense quantità di energia, acqua e minerali. La narrazione visiva lunga quasi 24 metri delle mappe e dei materiali creati per la mostra ci aiuta ad entrare in questo mondo, dalla grande rivoluzione dell’invenzione tipografica di Gutenberg, che ha cambiato la modalità e la capacità di scambio informazioni, al futuro che ci aspetta. Una mostra per comprendere meglio il nostro passato, presente e futuro. Aperture speciali: 31 dicembre 11:00 - 18:00, 1 e 2 gennaio 14:00 – 20. Fino al 29 gennaio 2024.

Osservatorio Fondazione Prada, Galleria Vittorio Emanuele II, Milano.

Mad Meg “Patriarchi”

Il Museo di Storia Naturale ospita la mostra dell’artista francese Mad Meg (fino al 7 gennaio 2024). Intitolata ironicamente "Patriarchi", la personale presenta una serie di insetti abbigliati come uomini, alti circa due metri e realizzati a pennino e china. Al Museo è stata riaperta anche la Sala sulla storia dell'evoluzione umana, completamente riprogettata in un ambiente immersivo che unisce scienza a elementi multimediali per approfondire sempre di più. Nella sala si trovano reperti zoologici dei Primati attuali, resti fossili, manufatti affiancati da linee del tempo grafiche e video. Un viaggio nella nostra storia, per grandi e bambini. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.30. Ultimo ingresso ore 16.30. Chiuso il lunedì e l’1° gennaio.

Museo di Storia Naturale, Corso Venezia 55, Milano

“Argentina. Quel che la notte racconta al giorno”

Il meglio dell’arte contemporanea argentina in mostra al PAC di Milano. “Argentina. Quel che la notte racconta al giorno” è una ricognizione delle opere più politiche e significative realizzate da artisti argentini dagli ultimi 50 anni a oggi. La mostra si apre con le opere di Lucio Fontana e si completa con una rassegna cinematografica dedicata. Aperture speciali: 31 dicembre 10–14:30, 1 gennaio 14:30–19:30, 6 gennaio 10–19:30. Fino all’11 febbraio

Pac - Padiglione d’arte contemporanea, via Palestro 14 Milano – www.pacmilano.it 

“Il venditore di illusioni” di Julio Paz

La Casa della Memoria accoglie “Il venditore di illusioni” dell’artista Julio Paz, la mostra a cura di Antonello Negri, presenta una selezione di grafiche e dipinti che con metafore ironiche raccontano gli anni della dittatura argentina che ha costretto Paz all'esilio in Italia e uno spaccato della realtà contemporanea. L’esposizione è nell’ambito dell’ottava edizione di Cantierememoria che propone una rassegna di eventi teatrali, letture, spettacoli musicali, installazioni, incontri e laboratori. Il festival ha come titolo "Ridere e morire" ispirato al film "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin che nel 1940 aveva cercato di smascherare con la comicità la propaganda violenta di Hitler e Mussolini; riporta inoltre alla memoria l'attentato alla sede del giornale satirico “Charlie Hebdo” del 7 gennaio 2015 a Parigi. A fare da sfondo a tutto il festival c’è l'immaginario e didattico Luna park di "Pane e Mate". Aperto gratuitamente fino a domenica 7 gennaio 2024.

Casa della Memoria, via Federico Confalonieri 14,  Milano.

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