REDAZIONE MILANO

I mille volti dell'arte contemporanea cubana in mostra al Pac

"Cuba - Tatuare la storia", un'indagine sulla produzione artistica dell'isola caraibica che affianca mostri sacri della storia cubana con giovani promesse

Una performance dell'artista cubana Ana Mendieta

Milano, 5 luglio 2016 - Si intitola "Cuba - Tatutare la storia", la mostra che ospita il Pac di Milano fino al 12 settembre. Non c'entrano però i tatuaggi bensì l'arte cubana contemporanea, una realtà viva e complessa, legata sì alle tradizioni ma capace anche di proporre un linguaggio aperto al mondo.

Il titolo, spiega uno dei curatori Giacomo Zaza, richiama alla forte componente corporea dell'espressività cubana, alla sua ben nota radice performativa: "La mostra pone in risalto l'opera come corpo, su cui avviene un segno indelebile, che è il segno dell'identità cubana, che è il segno delle ferite, delle radici". Radici che si manifestano anche sotto forma di consapevolezza interiore di alcune componenti sotterranee, come quelle legate all'esoterismo oltre che alla mistica oscura del corpo.

Ma la ricchezza della mostra milanese, che presenta accanto ad artisti più giovani anche mostri sacri come Felix Gonzalez-Torres con le sue famose lampadine, sta in buona parte nella dimensione d'indagine trasversale. Tra le voci presentate al Pac una delle più forti è senza dubbio quella di Ana Mendieta, un modello di arte in divenire, processuale, che si riferisce sia alla tradizione del primitivo, la cultura Taina che è importantissima a Cuba, che al lavoro sul corpo, inteso come forma di resistenza, di rivendicazione di un'identità.