Il Mantova si interroga sul futuro e se patron Setti decidesse di aprire un nuovo ciclo?

Dopo la salvezza all'ultima giornata, si riflette sui programmi della società biancorossa, punto di riferimento di un nuovo progetto dell'imprenditore di Carpi

I biancorossi esultano: centrato l'obiettivo salvezza (dalla pagina Facebook Mantova 1911)

I biancorossi esultano: centrato l'obiettivo salvezza (dalla pagina Facebook Mantova 1911)

Mantova - Festeggiata, come è giusto, una salvezza tribolatissima, certificata solo all’ultima giornata dopo un lungo, sofferto inseguimento, il Mantova spinge subito il suo sguardo in avanti e cerca di decifrare quello che potrà essere il suo futuro. Sono in molti che, in questo senso, si affidano alle parole dette dal patron Maurizio Setti alla vigilia della fondamentale sfida con la Pro Vercelli: “Ci salveremo e l’anno prossimo costruiremo una squadra competitiva”.

Una frase non di circostanza, ma che potrebbe aprire la porta ad un vero e proprio sogno della tifoseria biancorossa. Un “bel desiderio” che, come tale, non è ancora realtà, ma che offre comunque alcuni indizi molto interessanti. L’idea che si vocifera da più parti è che l’imprenditore di Carpi, proprietario dell’Hellas Verona e socio di maggioranza del Mantova, potrebbe avere maturato la decisione di porre fine alla sua avventura alla guida della società gialloblù e di dedicarsi interamente al sodalizio biancorosso.

In questa direzione alcuni pongono il recente viaggio in America dello stesso Setti, che avrebbe avviato contatti con una cordata a stelle e strisce per la cessione del club scaligero, e, d’altra parte, la considerazione che il rapporto con il Verona potrebbe avere esaurito il suo percorso, dopo tutti questi anni trascorsi insieme e le soddisfazioni raccolte durante questo viaggio comune. Un’esperienza che patron Setti potrebbe pensare di riprogrammare in una piazza dall’indubbia tradizione e affamata di grande calcio come Mantova, una realtà che lui stesso potrebbe prendere in mano in prima persona per guidare la risalita verso il grande calcio della società di viale Te.

Senza dubbio un’ipotesi più che affascinante, ma che già in partenza deve fare i conti con il malumore che questa stagione così sofferta ha generato in una cospicua parte della tifoseria mantovana, che anche recentemente non solo ha contestato la squadra ed il suo rendimento, ma ha anche invitato senza giri di parole Maurizio Setti ad andarsene. Se a queste “riflessioni a voce alta” si aggiunge la norma che vieta le multiproprietà nel calcio professionistico che imporra a breve a patron Setti di decidere tra Verona e Mantova, è agevole intuire che le prossime settimane saranno più che importanti per costruire il futuro della compagine biancorossa.

Un futuro che, al di là di speranze, sogni e ipotesi, sarà comunque ancora in serie C e questo grazie al netto successo sulla Pro Vercelli che ha evitato che i virgiliani potessero rimanere beffati da quanto è accaduto nell’incredibile finale del match in casa dell’Albinoleffe, dove in pieno recupero il Trento ha segnato una doppietta vincente che lo ha portato ad affiancare in classifica Guccione e compagni, ma non è bastato per scavalcare i biancorossi e condannarli ad uno spareggio-salvezza che avrebbe potuto avere riflessi assai preoccupanti sui progetti futuri del Mantova 1911.