TOMMASO PAPA
Economia

Castiglione delle Stiviere: Barilla mette il turbo. Due nuove linee per confezionare biscotti e snack

Investimento di 12,6 milioni di euro nello stabilimento dell’Alto Mantovano di proprietà del gruppo agroalimentare emiliano

Una dipendente Barilla al lavoro a Castiglione delle Stiviere

Una dipendente Barilla al lavoro a Castiglione delle Stiviere

Castiglione delle Stiviere (Mantova) – Barilla continua a puntare sul suo gioiello di Castiglione delle Stiviere: il più grande biscottificio italiano del gruppo verrà potenziato con un investimento di 12,6 milioni di euro che serviranno alla creazione di una nuova linea di confezionamento di biscotti e a una seconda per la produzione di snack.

Le cifre della produzione

L’insediamento del gruppo agroalimentare di Parma nell’Alto Mantovano si basa oggi su 11 linee produttive che sfornano ogni giorno 103 preparazioni del brand, tutte ben conosciute e apprezzate dalle famiglie italiane. I numeri del ‘forno’ di Castiglione delle Stiviere danno bene l’idea delle potenzialità dello stabilimento: la catena produttiva è in grado di preparare 105mila tonnellate l’anno. Detta in altre parole, si tratta di 10 miliardi di biscotti, uno di crackers e uno e mezzo di sfoglie destinate ad altri prodotti, il tutto ogni 365 giorni.

I vertici di Barilla affermano orgogliosamente che se ogni pezzo fosse messo dietro all’altro la circonferenza arriverebbe a 40mila chilometri, la stessa dell’Equatore.

Le dimensioni dell’organico

Per Castiglione delle Stiviere la realtà rappresentata da Barilla non è solo fatta di numeri ma anche di persone, di famiglie, di storie: oggi i dipendenti sono 381 e 78 assunzioni a tempo indeterminato sono state effettuate negli ultimi 6 anni, 10 quest’anno. Lo stabilimento è anche un laboratorio multietnico: i dipendenti appartengono, infatti, a 17 diverse nazionalità.

A reggere le fila dell’unità produttiva c’è la plant manager Cinzia Bassi, da 23 anni nel gruppo Barilla, e al suo fianco nella catena di comando ci sono due donne ogni tre posizioni dirigenziali (il 62% per l’esattezza).

Approccio green

In questi anni la sensibilità ecologica è cresciuta in tutta la catena agroalimentare e un anello-chiave come Barilla-Castiglione non fa eccezione: qui sono stati registrati un calo del 18% dei consumi d’acqua (mai così preziosa come quest’anno) un meno 10% nel consumo di energia elettrica e un meno 5 % di metano. In parallelo è stata affinata la fase di controllo di qualità del prodotto: oggi ogni biscotto made in Castiglione viene seguito da quando è un chicco di grano; e a fine lavorazione ci sono macchine che ne valutano colore, profumo e umidità. L’era dei maestri-pasticceri elettronici qui è già (quasi) cominciata.

L’avventura nell’intelligenza artificiale a Castiglione, però, andrà a braccetto con le tradizioni, come quella della Croce Rossa, nata in queste terre dopo la sanguinosa battaglia risorgimentale di Solferino e San Martino. In onore all’epopea umanitaria della Cri, Castiglione le ha dedicato un museo, mentre Barilla, in occasione del prossimo investimento, ha deciso di regalare un’ambulanza attrezzata ai volontari del soccorso.