Yana Malayko, la famiglia non rinuncia a cercarla: "Forse è viva, dicci dov'è"

Castiglione delle Stiviere, l'ex fidanzato Dumitru Stratan è in carcere a Mantova con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere

La vittima Yana Malayko

La vittima Yana Malayko

Castiglione delle Stiviere (Mantova), 29 gennaio 2023 - Un padre che non desiste dal cercare la figlia. Una madre che, lontana migliaia di chilometri, separata da un oceano, lotta contro la burocrazia per raggiungere l’Italia. Sono i genitori di Yana Malayko. L’ex fidanzato Dumitru Stratan, moldavo 33enne, è nel carcere di Mantova accusato di averla uccisa e avere occultato il corpo alla località Valle, a pochi chilometri da Castiglione delle Stiviere. Un’area vasta, prati, boschi, canaletti, torbiere, colline moreniche. Un labirinto naturale, ancora impenetrabile, nonostante lo spiegamento di forze e l’uso di cani molecolari. Le ricerche della ragazza ucraina sono state sospese venerdì. Oleksadr Malayko prosegue le sue. È sfinito, ma non si arrende. Aiutato dai fratelli e dai parenti arrivati da Austria e Spagna, il padre di Yana anche ieri ha percorso, perlustrato, battuto la zona che potrebbe nascondere la figlia di 23 anni. Ha accanto il suo legale, l’avvocato bergamasco Angelo Lino Murtas, alle spalle quarant’anni in polizia, gli ultimi otto alla guida del commissariato di Treviglio.

"Non smettiamo – dice l’avvocato – di cercare. E speriamo ancora in un miracolo". La madre di Yana vive in Canada. Tatiana Seberchuk ha lasciato l’Ucraina dilaniata dalla guerra per Woodbridge, nell’Ontario. Figura come rifugiata, le procedure per allontanarsi dal Canada sono complesse. Ha registrato un video dallo smartphone. "Se qualcuno – è un passaggio dell’appello – ha sentito un pianto o grida di aiuto, se ha visto qualcosa di strano, lo riferisca subito alla polizia. Potrebbe essere mia figlia che ha bisogno di aiuto". Si rivolge direttamente all’uomo in cella: "Lei potrebbe essere viva, tu sai dov’è. Ridacci la nostra bambina". Visto il mutismo di Stratan, gli investigatori cercano elementi nel cellulare e in altri supporti informatici. Nel pomeriggio di ieri, in piazza San Luigi, a Castiglione delle Stiviere, una manifestazione di solidarietà alla famiglia di Yana con 500 persone.