Omicidio Yana Malayko, i Ris mettono ai raggi X le auto di Dumitru Stratan

Delitto a Castiglione (Mantova), sei ore di analisi sui veicoli del moldavo accusato dell'omicidio della ex e occultamento di cadavere. Piccole tracce di sangue e liquidi biologici rilevati dal Luminol

La Mercedes di Dimitru Stratan impantanata nel fango e nella neve

La Mercedes di Dimitru Stratan impantanata nel fango e nella neve

Castiglione delle Stiviere (Mantova) - Sangue e fango. Per sei ore, dalle nove di questa mattina alle tre del pomeriggio, nella loro sede di Parma, i carabinieri del Ris hanno esaminato le due auto, una Mercedes e una "500", di Dumitru Stratan. Il moldavo di 33 anni è in carcere a Mantova accusato dell'omicidio (aggravato dalla premediazione) dell'ex fidanzata Yana Malayko, la notte fra il 19 e il 20 gennaio, e di occultamento di cadavere. Piccole tracce di sangue e liquidi biologici sono stati rilevati dal Luminol nel bagagliaio della Mercedes, dove Stratan aveva nascosto il corpo. L'auto si era poi impantanata nelle campagne alla località Valle, a pochi chilometri da Castiglione, all'altezza di via Albana.

Il cadavere era rimasto chiuso nel baule per cinque ore. Il Luminol ha svelato tracce minime di sangue anche sulla maniglia interna della portiera sul lato passeggero e sulla guarnizione della portiera. L'analisi dei campioni prelevati dirà se è sangue di Yana. Al momento del fermo sul dorso delle mani di Stratan erano stati trovati graffi attribuiti ad arbusti e rovi ma nessuna ferita. Molto probabile che si tratti del sangue della vittima, rimasto su chi è accusato di averla uccisa. A meno di non ipotizzare la presenza di un complice in auto, seduto accanto a Dumitru Stratan. 

L'auto è molto infangata, anche all'interno, anche sul volante, a testimonianza dei ripetuti e inutili tentativi del moldavo di disincagliarla, dopo avere chiesto aiuto ad un automobilista di passaggio. Molto fango una piccola vanga, trovata anch'essa sulla Mercedes. Ci si è chiesti finora come Stratan fosse riuscito a liberarla, dopo essere rientrato a Castiglione grazie al passaggio offerto da un altro automobilista ed essere tornato in via Albana alla guida dell'altra vettura di cui disponeva, la "500". Non è stata usata una fune.

Dumitru Stratan ha agganciato i semiassi delle due vetture con la tracolla di una borsa, ma questa si è spezzata. Ha ripetuto l'operazione con la tracolla di un'altra borsa e questa volta l'operazione di disincaglio riesce. Le due tracolle, quella lesionata e quella integra, sono state trovate sulla "500". Dall'esame di questa vettura non sono emerse tracce particolari Questa mattina a Brescia il consulente nominato dalla Procura trasferirà in copie forensi file di telecamere e device.

Presenti a Parma l'avvocato Angelo Lino Murtas, il legale incaricato dai genitori di Yana, e il suo consulente, il criminologo veronese Gianni Spoletti. Nei giorni scorsi hanno prospettato la terribile ipotesi che Yana, morta per asfissia da soffocamento, fosse ancora viva, per quanto ferita, stordita, quando era stata rinchiusa all'interno di un piccolo trolley o di una valigia con gli spigoli rigidi. Il trolley, da cui fuoriusciva la testa, era stato poi avvolto nel cellophane, sigillato con nastro adesivo, ancora avvolto in una coperta di pile bianco e rosso e infine in un lenzuolo azzurro, annodato in modo che fosse possibile trascinarlo.

E' quello che ha fatt Dumitru Stratan, ripreso dalle telecamere del palazzo di piazzale della Resistenza, a Castiglione: dopo essersi affacciato, guardingo, dall'ascensore, era uscito trascinando un involucro ingombrante e all'apparenza pesante verso il cortile interno, dove si trova anche il box. Questo fra le 5.13 e le 5.14 del 20 gennaio.