
Maria Campai, uccisa a 42 anni a Viadana
Viadana (Mantova), 9 ottobre 2024 – È stato autorizzato a incontrare i genitori al Beccaria di Milano il diciassettenne di Viadana (Mantova) in carcere accusato dell’omicidio volontario di Maria Campai e di occultamento del suo cadavere.
Intanto, da ambienti vicini, emergerebbe che quello con la 42enne romena non sarebbe stato il suo unico incontro sessuale a pagamento con una donna, sempre nel garage di casa, e che sarebbe stato preceduto da altri.
Nell’udienza di convalida del fermo, davanti al gip del tribunale dei minori di Brescia, il ragazzo ha negato la volontà di uccidere. “Eravamo d’accordo - ha detto - per 200 euro. Avevo 350 euro, lei li voleva tutti”. Al suo rifiuto, sempre secondo la versione del diciassettenne, lei lo avrebbe aggredito.
Intanto, un paio di giorni fa, è stato celebrato il funerale di Maria Campai: la 42enne è stata sepolta a Turda, la cittadina della Transilvania, in Romania. A riportare la salma in Romania sono state le sorelle Roxana e Loredana.
L’autopsia
L’autopsia eseguita all’ospedale “Carlo Poma“ di Mantova dal medico legale Antonello Cirnelli ha rilevato su Maria Campai fratture al viso e alle costole. Da quanto è emerso, prima il 17enne l’ha uccisa strangolandola dopo averle cinto il collo con una mossa da wrestling, poi ha infierito sulla donna, già morta, con calci e pugni. Senza mai usare come arma un oggetto o uno dei pesi che impiegava abitualmente per esercitarsi, ma solo la sua forza fisica, resa eccezionale dagli allenamenti e dalla pratica. Agghiaccianti le ipotesi sulle cause delle lesioni. Il diciassettenne in carcere per l’omicidio della donna potrebbe avere sbattuto il corpo ormai inanimato contro qualcosa di liscio, una parete, il pavimento. Potrebbe avere colpito con pugni e calci. Oppure, ancora, potrebbe essere saltato sul corpo con le ginocchia. In ogni caso, un massacro.
La citazione di Dexter
I carabinieri indagano su una foto che il ragazzo ha postato su un profilo Instagram chiuso aggiungendo la didascalia “Brian Moser”. Il personaggio evocato è il killer di prostitute in “Dexter” (serie tv consultata anche da Silvia e Paola Zani e da Mirto Milani, condannati all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù, madre di Silvia e Paola). Non solo. Aveva cercato su Internet come uccidere a mani nude inneggiando a Filippo Turetta, l’omicida dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, scrivendo: “Io sto col bravo ragazzo”.
L’ultimo messaggio
“Ho visto quel ragazzo, l’ha presa per mano ed è andata in quella via. Dopo un’ora l’ho chiamata e non mi ha più risposto. Mi ha mandato un ok, poi un messaggio: “Quest’uomo è troppo amabile, mi porterà in taxi, ci vediamo domani”. Roxana Campai era in ospedale con la sorella Loredana in attesa che le fosse consentito di vedere Maria. Roxana non crede che a scrivere quell’sms rassicurante sia stata Maria: “Conosco mia sorella e come scrive. Lei non dice che un uomo è amabile. Non ha mai scritto in quella maniera”.