GABRIELE MORONI
Cronaca

L’omicidio di Yana, papà Olek: è una guerra alle donne, fermiamo la strage

Castiglione delle Stiviere, la 23enne uccisa dall’ex. Il padre: sarò al processo, mi aspetto l’ergastolo per l’assassino. Una associazione nel nome di mia figlia: corsi di difesa, sostegno psicologico, Sos via app"

Yana Malaiko con il padre Oleksandr

Yana Malaiko con il padre Oleksandr

Castiglione delle Stiviere (Mantova), 18 agosto 2023 –  Signor Malaiko , come sta? "Come devo stare? Sono vivo".

Oleksandr Malaiko è l’uomo roccioso, compatto, di sempre. Il padre di Yana Malaiko si prepara a vedere in un’aula di Corte d’Assise l’uomo accusato di essere l’assassino della figlia Yana.

Il pm di Mantova Lucia Lombardo ha notificato l’avviso di conclusione indagini a Dumitru Stratan, moldavo di 34 anni, contestando il reato dell’omicidio della 23enne ucraina con percosse e soffocamento violento, aggravato dalla premeditazione e dal legame affettivo fra vittima e indagato. Era la notte dello scorso 20 gennaio in un appartamento in un condominio di dieci piani, in piazzale della Resistenza a Castiglione delle Stiviere. Dopo la rottura del loro legame, Yana era ospite di Cristina, sorella dell’ex fidanzato Dumitru. Il suo corpo era stato ritrovato solo nel pomeriggio del primo febbraio, nascosto sotto una catasta di legna, nelle campagne di Lonato del Garda.

Un mese fa , terminati i rilievi e rimossi i sigilli, l’alloggio è stato riconsegnato a Cristina Stratan.

Signor Malaiko, andrà in udienza? "Spero che il processo sia il più presto possibile. Ovviamente ci andrò. Spero di essere abbastanza forte per comportarmi da persona civile. Se mi mettessi a urlare o a dire brutte parole, cosa cambierebbe? Non voglio sporcare il nome di mia figlia mostrandomi una persona maleducata. No, questo no".

Cosa si attende? "Spero che la giustizia italiana gli faccia pagare il prezzo più alto: l’ergastolo".

È nata un’associazione nel nome di Yana e lei, suo padre, è uno dei fondatori. "Voglio ringraziare tutti gli italiani che mi sono stati vicini, voglio ringraziare la gente meravigliosa che sta aiutando per fare crescere l’associazione. L’associazione vuole tenere viva non solo la memoria di mia figlia ma anche quella di tutte le donne uccise, settanta dall’inizio dell’anno a oggi. Io so cos’è la guerra e dico che questa è guerra. Una guerra che deve finire. Tutti dobbiamo rialzarci, tutti dobbiamo impegnarci per fare finire in Italia questa maledetta guerra o almeno cercare di ridurre le vittime, i casi di femminicidio".

"Al processo – dice Angelo Lino Murtas, legale dei genitori di Yana – non cercheremo certo vendetta, ma soltanto una ‘giustizia giusta’, facendo riconoscere la ‘premeditazione’ anche dalle minacce di morte e dagli appostamenti nei giorni precedenti. Cosa che apre la porta all’ergastolo, senza i perdonismi diffusi e le giustificazioni a ogni crimine che purtroppo stanno diventando consuetudine in questa guerra dove ogni tre giorni una povera donna viene assassinata da chi invece avrebbe dovuto amarla per l’eternità".

Secondo l’accusa, Yana sarebbe stata colpita più volte, forse con una spranga, forse con un oggetto tipo mattarello, e soffocata in un trolley. Dopo avere scelto il silenzio, nell’interrogatorio dell’8 marzo Dumitru Stratan aveva ammesso di avere provocato la morte della ragazza ma negato la volontà di ucciderla: l’aveva colpita una sola volta allo sterno per allontanarla da sé senza rendersi conto delle conseguenze del suo gesto perché si era spostato in un altro locale.

L’associazione si chiama Y.A.N.A., acronimo di You Are Not Alone, tu non sei sola. La sede legale è a Romano di Lombardia, nella Bassa Bergamasca, dove abitano i nonni e dove Yana è vissuta prima di trasferirsi a Castiglione delle Stiviere. Oleksandr Malaiko ha voluto dare un senso al sacrificio della figlia con un’associazione di volontariato che lottasse contro i femminicidi e aiutasse le vittime di violenza, sia quella domestica sia quella all’esterno delle mura di casa, di stalking, di bullismo. Un aiuto concreto con l’offerta gratuita di corsi di difesa personale, di assistenza legale e psicologica. In aprile, con la nascita dell’associazione, è partita la raccolta di fondi per creare un’applicazione gratuita per smartphone che garantisca un aiuto immediato: un’attivazione vocale registrerà ciò che accade nell’ambiente e farà partire una chiamata diretta alle forze dell’ordine e ai contatti delle rubrica. Il 29 giugno, a Misano di Gera d’Adda, si è tenuta la prima edizione del Premio Yana, organizzato dall’associazione. Ad aprire la giornata la canzone "Amore spezzato", composta e cantata da Stefano Orlandi, Cristian Besacchi e Stefano Luzzardi, tre cantautori di Castiglione delle Stiviere.