Omicidio di Yana Malaiko, chiuse le indagini. L’ex fidanzato reo confesso rischia l’ergastolo

La pm di Mantova, Lucia Lombardo, la indiziato il 33enne per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. La vittima 23enne venne colpita alla testa e poi morì soffocata in un trolley

La 23enne Yana Malayko, uccisa a Castiglione dello Stiviere

La 23enne Yana Malayko, uccisa a Castiglione dello Stiviere

Mantova, 16 agosto 2023 – Il suo corpo venne ritrovato undici giorni dopo l’omicidio a Lonato, vicino a una centrale elettrica, sotto una catasta di legna in un campo al confine tra la provincia di Mantova e quella di Brescia, non lontano dal laghetto di Valle.

Una fine orribile quella di Yana Malaiko, 23 anni, origini ucraine che sognava di rifarsi una vita nuova dopo aver lasciato il suo fidanzato dopo la fine della loro relazione.

Cos’è successo

Era la notte del 20 gennaio 2023, a Castiglione delle Stiviere (Mantova) dove Yana viveva e lavorava in un bar. Yana, che aveva vissuto a lungo a Romano di Lombardia (nella Bassa Bergamasca con la nonna) quella sera venne colpita ripetutamente e con violenza al viso e alla testa (in particolare sul lato destro) al punto da impedirle di potersi difendere. Poi morì soffocata in un trolley. L’autopsia aveva stabilito che la causa delle morte era avvenuta per asfissia meccanica violenta. Le indagini si concentrarono subito sul suo ex, Dumitru Stratan, 33 anni, origini moldave: entrò in azione quando la vittima era sola in casa (da alcuni giorni, infatti, la convivente di Yana con la quale divideva l’appartamento, era assente). Nel cuore della notte, approfittando della circostanza di dividere con la vittima un cagnolino. Il pretesto, nonostante l’ora tarda, di dover riconsegnare l’animale in quanto bisognoso di cure.

Omicidio aggravato

Ora, la pm di Mantova, Lucia Lombardo, ha chiuso le indagini per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal legame affettivo tra vittima e indagato. A Stratan è contestato anche l’occultamento di cadavere. A questo punto, il 33enne, che già aveva confessato pur negando di avere pianificato il delitto, avrà venti giorni per farsi interrogare di nuovo oppure per produrre documenti in sua difesa. Scaduti questi termini la procura potrà procedere con la richiesta di rinvio a giudizio per un processo che, essendo potenzialmente da ergastolo, dovrà tenersi con rito ordinario in Corte d’Assise.

You Are Not Alone

Il papà di Yana, costituito parte civile, è assistito dall’avvocato Angelo Lino Murtas. "L’unica cosa che mi è rimasta è trovare giustizia". Così si era espresso Oleksandr Malaiko ai funerali di sua figlia Yana. Nel frattempo è nata anche l’associazione Yana – Your Are Not Alone (Non sei sola), no profit in forma di organizzazione di volontariato che agisce per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne.

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