Tredicenne ferita con le forbici nel Mantovano: come sta? Perso tanto sangue ma migliora

La ragazzina di Castelbelforte è ricoverata in ospedale a Verona, ancora oscuro il movente che ha portato le due compagne di classe, nel frattempo riconsegnate alle famiglie, a colpire la coetanea

Il luogo dove la 13enne è stata aggredita con le forbici (foto Telemantova)

Il luogo dove la 13enne è stata aggredita con le forbici (foto Telemantova)

Mantova, 26 febbraio 2023 - Sta meglio la tredicenne aggredita e colpita con un paio di forbici da due compagne di classe in un giardino pubblico a Castelbelforte (Mantova), dove era stata attirata con una scusa, e ricoverata all'ospedale Borgo Trento di Verona. La ragazzina risponde bene alle cure anche se ha perso molto sangue. È costantemente assistita dai genitori accorsi non appena hanno appreso la notizia.

Le indagini

Proseguono, intanto, le indagini dei carabinieri per far luce sul movente dell'aggressione che ha messo sotto choc l'intera comunità e, data l'età delle ragazze coinvolte, viene mantenuto il più stretto riserbo sulla vicenda. Le due autrici dell'aggressione sono state riconsegnate alle rispettive famiglie dopo che ieri, subito dopo il fatto una di loro si era presentata spontaneamente dai carabinieri mentre la seconda era stata accompagnata in caserma dai genitori.

Social scatenati

Sui social si sono scatenati i più vari commenti sulla vicenda, anche pesanti, tanto da indurre il sindaco Massimiliano Gazzani ad intervenire personalmente sulla pagina Facebook 'Sei di Castelbelforte se...', la piazza virtuale dove la cittadinanza si ritrova a discutere dei principali fatti che coinvolgono il paese, per invitare tutti alla moderazione. Dopo aver rassicurato i cittadini sulle condizioni della 13enne ferita («è fuori pericolo, e questo è quello che conta») ha raccomandato «a chiunque dall'esimersi di formulare commenti fuori luogo o giudizi sommari perché l'arma dei carabinieri sta già compiendo le varie indagini». Gazzani ha concluso con l'estendere ai familiari della vittima «la mia personale vicinanza e un grande abbraccio»