Mantova, in ospedale un reparto dedicato alle donne in gravidanza positive al Covid

Oltre a ostetricia e infermeria, ci sarà anche un nido: mamme e bambini non dovranno più essere separati dopo il parto

Gravidanza (foto di repertorio)

Gravidanza (foto di repertorio)

Mantova, 1 dicembre 2020 - Da reparto dedicato alla procreazione assistita, ad 'hub' per le donne in gravidanza risultate positive al Covid. Cosi' e' stata riconvertita un'ala dell'ospedale di Mantova, dopo una decisione della Regione Lombardia.

Due stanze singole (e una terza stanza da utilizzare in caso di necessità), saranno allestite nei corridoi prima dedicati alle coppie che avevano difficoltà ad avere figli (attività momentaneamente sospesa). Al percorso nascita per le donne colpite da coronavirus sono dedicate anche un'ostetrica e un'infermiera. Fino a ieri un reparto simile, in Lombardia, era presente solo agli Spedali Civili di Brescia. Non poche le difficoltà in questi casi, soprattutto negli ospedali che non hanno approntato un reparto dedicato, perché subito dopo il travaglio e il parto, era necessario separare mamma e nascituro: la mamma veniva ricoverata il Malattie Infettive e il bambino in Neonatologia, fino al momento delle dimissioni. Ora non dovrà piu' essere così, perché nel nuovo hub è previsto anche un nido per i piccoli. Nel 2020, i parti da donne contagiate dal Covid all'ospedale di Mantova sono stati in tutto 15.

"L'obiettivo - commenta il direttore del Dipartimento Materno Infantile dell'ospedale Poma, Valeria Fasolato - è quello di avvicinare mamma e bambino, come richiesto da Regione. Un nido Covid a tutti gli effetti, dove è possibile per la donna allattare e gestire il figlio in sicurezza, con l'aiuto del personale sanitario, senza spostarsi in altre città. Per altro, salvo rarissimi casi segnalati in letteratura, il bimbo nasce negativo anche se la mamma è ammalata. Con questo percorso possono restare insieme e conoscersi anche durante la degenza".