Yana, passaggio involontario al killer dopo la notte di sangue: "Così è tornato a casa"

Omicidio a Castiglione delle Stiviere (Mantova), il corpo della ragazza ancora non si trova. Il padre: "Non mi fermerò mai". Castiglione si mobilita per cercarla anche con i droni

Continuano anche con i droni le ricerche del corpo di Yana

Continuano anche con i droni le ricerche del corpo di Yana

Castiglione dello Stiviere (Mantova)  - ​È un automobilista di passaggio (e assolutamente inconsapevole) a riportare a Castiglione delle Stiviere Dumitru Stratan, impantanato con la sua Mercedes Coupé in un campo alla località Valle, all’altezza di via Albana. Una persona diversa dal residente che poco prima (intorno alle 8.10 del 20 gennaio), richiamato dal gesticolare del guidatore di una Mercedes incagliata nel fango, ha cercato di aiutarlo ma senza riuscirci. A un amico, che incontra poco dopo essere rientrato a Castiglione e che nota i suoi pantaloni infangati, Dumitru riserva invece la spiegazione di essere rimasto impantanato con l’auto e di essere tornato a piedi con il cane dell’ex fidanzata.

Quello del passaggio ottenuto da Stratan è un altro tassello per completare il quadro della terribile notte e della mattinata fra il 19 e il 20 gennaio. Chi indaga non ha dubbi: Yana Malayko, ucraina di 23 anni, è stata uccisa dall’ex fidanzato Dumitru Stratan. Alle 9.18 di quel 20 gennaio Dumitru chiama la sorella Cristina. La vuole accanto a sé, nell’appartamento al quarto piano del “grattacielo“, in piazzale della Resistenza, a Castiglione, dove Cristina vive e dove ospita Yana, dopo la rottura del legame sentimentale con il fratello. Dumitru e Cristina s’incontrano fra le 11 e le 11.30. Parlano. Yana non si vede. Dov’è Yana ? "L’ho ammazzata come lei ha ammazzato me", rivela l’uomo.

Incredula, Cristina si allontana. Ha riportato la “500“ avuta in prestito dal fratello. Dumitru la usa per fare ritorno alla Valle. Recupera la Mercedes e abbandona l’utilitaria. Ma il corpo di Yana non si trova e il 33enne moldavo, in carcere a Mantova per omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, rimane chiuso nel mutismo più assoluto. Giovedì saranno a Castiglione gli esperti del Ris di Parma. Esamineranno l’auto dell’arrestato e l’appartamento della sorella di Dumitru. Lì sarebbe stata uccisa Yana e il suo corpo poi occultato: da venerdì sono sospese le ricerche per ritrovarlo, rese vane dal silenzio dell’arrestato, dalla vastità della zona, dalla complessità della sua morfologia. Gli investigatori lavorano anche sui supporti informatici. C’è anche il cellulare di Yana, rimasto in casa di Cristina, senza la carta Sim.

Una delle bugie dette da Dumitru, questa volta alla madre, che avrebbe voluto usare l’apparecchio per cercare Yana. "(Dumitru) - ha messo a verbale Ana Stratan - mi fermava dicendomi che il telefono della ragazza era sul tavolo del soggiorno e che aveva mandato via Yana senza farlo portare al seguito in quanto si trattava di un regalo fatto da lui". Ricerche sospese per le autorità ma non per Oleksandr Malayko, il padre di Yana, e i suoi fratelli. Non desistono dal camminare, perlustrare, frugare. Incrollabili la fede, la tenacia di Oleksandr: "Non mi fermerò mai. Tutta la mia famiglia non si fermerà mai. Il mio cuore dice che mia figlia è viva, anche se il cervello dice di no".

Attorno a quest’uomo che riesce a essere forte nella disperazione cresce e si compatta la solidarietà. Da ieri pomeriggio, sopra la zona dove Yana sarebbe stata abbandonata e forse nascosta, volano i droni di ultima generazione messi a disposizione dal titolare di una società di volo. Sono vicine al padre di Yana persone del posto, unite in un gruppo Whatsapp. Yana Malayko e i suoi sogni. Giunta in Italia sei anni fa da Cernivci, in Ucraina, cantava, aveva frequentato scuole di canto e di musica. Il lavoro da modella in Ucraina dai 14 ai 16 anni, poi qualche problema di salute risolto in Italia, la conoscenza con Dumitru-Dima, una storia durata tre anni. Il sogno era diventato quello di una famiglia, di avere dei figli. Anche questo oggi dorme con Yana, forse in un bosco, forse nell’anfratto di una collina.