Tavazzano con Villavesco, il sindaco Francesco Morosini tenta il bis: “Puntiamo sul civismo”. Era decaduto per le dimissioni dei gruppi

Il commissariamento del Comune era avvenuto a sei mesi dalla fine del mandato di Francesco Morosini

L'ex sindaco di Tavazzano Francesco Morosini che tenta il bis nel suo paese

L'ex sindaco di Tavazzano Francesco Morosini che tenta il bis nel suo paese

Tavazzano con Villavesco (Lodi), 8 marzo 2024 - Il sindaco Francesco Morosini tenta il bis come sindaco a Tavazzano con Villavesco dopo il commissariamento avvenuto a 6 mesi dal termine della sua amministrazione. “La maggioranza e il sindaco non si erano dimessi, voglio riprovare, richiamandomi al civismo”.

Sempre Morosini, ricordando l’addio al Comune, ha ribadito: “La sofferenza è stata tanta. Ma nella precedente amministrazione abbiamo fatto molto, riqualificando, ad esempio, i parchi. Non è stato tutto vano. L’amministrazione comunale è caduta il 9 settembre 2023 per le dimissioni di chi ha voluto farci cadere, con sogghigno e proprio mentre intitolavamo un parco dedicato a una bambina. Cosa fatta col nodo in gola. Poi ci siamo guardati dentro e adesso vogliamo continuare a sostenere la buona politica e il bene comune”.

Il primo commissariamento del paese era arrivato quando tutti e sette i consiglieri dei gruppi che costituivano l’opposizione (Fratelli d’Italia, Insieme per Cambiare e Primavera Civica) avevano presentato le dimissioni. Questo atto ha determinato la decadenza di consiglio comunale, giunta e sindaco. Si chiudeva quindi così la crisi innescata dal ritiro delle deleghe alla vicesindaca Anna Pizzini (Fratelli d’Italia), da parte del primo cittadino Francesco Morosini (Lega), nei confronti dei quali le minoranze avevano presentato la mozione di sfiducia. Il primo cittadino aveva però “motivato, con documentazione, le proprie mosse” e lo ha ribadito anche presentando il nuovo e attuale progetto. Però oggi Morosini preferisce voltare pagina.

“Al di là del ritrovare la forza per rimettersi in discussione e avere una squadra rinnovata, che non è stato facile ricostituire, non si cancella il gruppo precedente e c’è ancora un legame con molti componenti dell’amministrazione, nata nel 2019. Compagine che era stata di rottura, rispetto a 15 anni precedenti- spiega oggi l’interessato-. Della vecchia guardia abbiamo ancora collaboratori che, anche se indirettamente, ci stanno supportando come nuovo gruppo di lavoro”.

Poi una osservazione: "Tavazzano ha bisogno di un punto di riferimento stabile e forte per ripartire. La responsabilità è di andare oltre gli schemi dei partiti politici, che hanno sicuramente una ragione di esistere, in ambienti superiori ma, a livello comunale, devono lasciare campo libero e permettere di fare in maniera aggregante per il paese. Il programma precedente era di lista dichiaratamente politica ed è era stato realizzato in gran parte, anche se rallentato dal periodo Covid. Ora invece, entro il 7 aprile, comunicheremo quello nuovo, il logo e i componenti del gruppo, che sono 6 donne e 6 uomini, di ambiente democratico e civico. Persone che fanno fede al mondo dei professionisti, del lavoro, del volontariato e anche di pensionati. Cittadini che non hanno bisogno dello stipendio della politica alle spalle per lavorare. Noi avremo anche tecnici, difensori dei diritti degli animali, una pensionata già amministratrice, esponenti del mondo della scuola, una espressione forte dell’ambito medico locale, grafici, esperti in comunicazione e marketing, altri del settore telecomunicazioni, volontari della protezione civile e amministratori e direttori di aziende. Vogliono per far crescere Tavazzano” dettaglia.

Morosini quindi conclude: “Lavoreremo senza personalismi, desiderosi di mantenere toni miti. Non neghiamo la volontà di dialogare con le istituzioni del territorio, a partire dalla caserma dei carabinieri e dall’Unione di polizia locale nord Lodigiano. Collaboreremo anche col mondo cattolico, accogliendo i progetti parrocchiali. Vogliamo stare in mezzo alla gente e ascoltarla”.