Lodi, treno merci deraglia e urta convoglio pendolari: sulla linea è ancora caos

Il collegamento tra Codogno e Piacenza è stato ripristinato solo parzialmente. Intanto il “Rock“ colpito è sotto l’esame dei tecnici

Il convoglio “ferito“ dal treno merci

Il convoglio “ferito“ dal treno merci

Cosogno, 12 dicembre 2019 -  Il convoglio Etr 521 Rock , colpito nel pomeriggio di martedì attorno alle 16.30 da un carrello ruote staccatosi da un treno merci nei pressi della stazione di Piacenza, fino a ieri mattina era fermo al binario 5 della stazione ferroviaria di Codogno, trainato attorno alle 18 del giorno precedente per scaricare tutti i viaggiatori a bordo. Tra questi anche una donna di 66 anni che in piazzale Cadorna è stata soccorsa dall’ambulanza. Il treno “ferito” era sotto le cure della squadra di pronto intervento di Rfi che ha verificato il punto in cui il pesante blocco ha preso lo spigolo del convoglio carico di pendolari in attesa di entrare allo scalo piacentino. L’incidente è avvenuto nei pressi del ponte in ferro sul fiume Po, tra Piacenza e San Rocco al Porto.

La dinamica esatta di quanto successo è ancora al vaglio degli inquirenti, giunti sul posto poco dopo: non è chiaro se il carrello si sia staccato dal merci (di proprietà tedesca), in transito verso Milano, prendendo in pieno dapprima un segnale di protezione, inclinatosi, e poi ha colpito il treno passeggeri, oppure se le ruote si sono staccate dopo l’impatto con il segnale di protezione, finendo contro l’Etr. Fatto sta che, dopo l’urto, il convoglio senza le ruote ha proseguito ancora un centinaio di metri e si è fermato in mezzo al ponte tra i binari e la copertura metallica della struttura. Il carrello rotto invece è rotolato tra un binario e l’altro.

Il treno Rock non ha subìto gravissimi danni: lo spigolo era danneggiato visibilmente, ma la sorte ha voluto che il pesante carrello “impazzito“ centrasse in pieno uno dei due respingenti a protezione del muso del convoglio. Il blocco di materiale “morbido” si è ritratto completamente, attutendo in maniera decisiva il colpo. Se avesse impattato direttamente la carrozza, il danno sarebbe stato notevole: si sarebbe potuto anche teoricamente aprire uno squarcio. Resta da capire cosa ha esattamente provocato il distacco delle ruote del merci, un carro a pianale vuoto proveniente dalla Germania. Intanto anche la giornata di ieri è stata molto difficile per i pendolari piacentini e del Basso Lodigiano, costretti a fare i conti con soppressioni e disagi e sempre con un occhio buttato alle app per capire come fare ad arrivare al lavoro e a tornare a casa la sera.

Dopo una intera notte di lavoro con 60 persone impegnate tra tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e ditte appaltatrici, la linea Piacenza- Milano dalle 6.10 di ieri la circolazione è stata riattivata su un solo binario, con rallentamenti fino a 20 minuti e con una raffica però di soppressioni a corollario. Nelle ore di punta del primo mattino fino alle 14.30 sono stati all’incirca cinque i convogli soppressi, da e per Piacenza, con decine di persone che hanno utilizzato i bus, almeno cinque, messi a disposizione da Trenord. Anche nel prosieguo della giornata molti regionali in partenza da Milano e diretti a Piacenza sono stati fatti fermare definitivamente a Codogno. Altri, come il 20421 atteso in partenza alle 17,10 da Milano Greco Pirelli o il 20431 in partenza alle 19,10 sempre dalla stessa stazione e con fine corsa il capoluogo emiliano appena al di là del Po non sono stati effettuati. Invece, ad esempio, il 20437 in partenza da Greco Pirelli alle 21,10 ha concluso il viaggio a Casalpusterlengo. Intanto, la Procura di Piacenza ha aperto un fascicolo di indagine per cercare di fare piena luce sull’episodio.